Titolo: Il messaggio
Autrice: Claire Douglas
Genere: Racconto Thriller
Editore: Casa Editrice Nord
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to be continued...
SINOSSI
Emily è furiosa. Il suo capo, Andrew, all’ultimo momento le ha annullato il venerdì di ferie, mandando in fumo un weekend prenotato da tempo. Fuori di sé dalla rabbia, Emily scrive un messaggio al fidanzato per raccontargli l'accaduto, chiudendo con: Spero che muoia! Nella fretta, però, lo manda alla chat dei colleghi. Il giorno dopo, Emily cerca di convincerli che ovviamente è stato solo un errore, lo sfogo del momento, ma le sue parole hanno assunto una luce inquietante dal momento che, per la prima volta nella sua carriera, Andrew non si è presentato al lavoro. E la situazione precipita quella sera, quando la polizia bussa alla porta di Emily: Andrew è stato assassinato…
RECENSIONE
A pochi giorni dal probabile
inizio di una vacanza Emily si vede negare dal suo capo le sospirate ferie.
Arrabbiatissima manda un messaggio al suo fidanzato, Stuart, per avvertirlo
dell'accaduto e termina esprimendo il desiderio che il capo muoia. Purtroppo Emily sbaglia l'invio del messaggio che invece di arrivare a Stuart finisce
nella chat dei colleghi di lavoro. Sembrerebbe solo una svista se non fosse per
il fatto che il giorno dopo Andrew, il capo di Emily viene trovato assassinato.
Devo confessare che ho
difficoltà a parlare di questo racconto perché, davvero, non so da che parte
cominciare.
Provo a partire dal titolo “Il
messaggio” che sembrerebbe essere la scintilla che fa scatenare chissà
quale incendio, ma procedendo con la lettura si scopre che, dopotutto non ha una
grande importanza e che il messaggio inviato alle persone sbagliate non
stravolge la vita di nessuno.
Sono mesi che programmo
questo week end tra ragazze a Edimburgo e stasera, proprio quando stavo per
uscire dall'ufficio, Andrew, il mio capo, mi dice che non sa se può darmi le
ferie.
Quindi il susseguirsi di
eventi drammatici, inaspettati o quant'altro, messi in moto da una singola
azione, non compare.
E vengo alla scrittura. È la
protagonista che narra in prima persona con tempo presente, abbastanza
scorrevole ma appesantita dalle abbreviazioni dei nomi, quindi Emily diventa
“Em”, Yasmin, “Yas” e Stuart “Stu”, che suonano abbastanza improbabili.
I detective si fanno da
parte per consentirmi di aprire la porta, quindi loro e Yasmin mi seguono nel
salottino. C'è odore di verdure andate a male e del salmone che abbiamo
mangiato ieri sera. Devo assolutamente portare fuori la spazzatura in tempo per
farla ritirare domani. Stuart si arrabbierà se non lo faccio. Odia il
disordine.
E vengo al cuore della storia.
A metà lettura è ormai chiaro che il messaggio non è il problema preso in esame
dall'autrice quindi mi sono trovata con il focus del racconto completamente
spostato sui problemi della coppia Emily-Stuart mentre le indagini sulla morte
del capo di lei, Andrew, vengono del tutto dimenticate. E il thriller? Dove è
andato a finire? Mi sono sentita come chi, al ristorante, pregustando le
lasagne al forno, piatto del giorno, si vede servire una sogliola lessa con
contorno di carote bollite!
Alziamo i toni. Come
sempre. Chissà cosa pensano i vicini. Stuart urla, io strepito, lui tira il mio
vaso di fiori contro il muro, mandandolo in mille pezzi e spargendo acqua e
fiori ovunque.
Inoltre tutte le vicende
aperte nella parte centrale del racconto, il rapporto col collega di lavoro che
fa il filo a Emily, quello con l'amica ingiustamente accusata di essere
l'amante del capo e lo stesso rapporto Emily-Stuart, o non hanno soluzione o
ce l'hanno insulsa e affrettata. Per non dire delle indagini sull'omicidio che,
abbandonate a se stesse, si trovano in un banalissimo finale.
Insomma, mi dispiace ma,
secondo me, leggere o non leggere questo racconto non fa differenza.
Buona lettura!
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Mediocre |
Il team di Passion For Books. ♥
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