mercoledì 29 aprile 2020

#reviewparty Recensione in anteprima "Emmeline" di Estelle Hunt

Cari romantici, Silva Zenati ha letto in anteprima "Emmeline" di Estelle Hunt, primo volume della serie Amori di fine secolo, un romanzo storico edito Hope Edizioni.

Titolo: Emmeline
Autrice: Estelle Hunt
Serie: #1 Amori di fine secolo
Genere: Romanzo storico
Editore: Hope Edizioni
Per acquistarlo → Emmeline

to be continued...

SINOSSI
Inghilterra, 1888
Quando Emmeline Brant partecipa alla sua prima stagione ha solo diciotto anni e tante speranze per il futuro. Tuttavia, neppure nei suoi sogni più segreti avrebbe mai immaginato di suscitare l’amore di Julian Severn, il Marchese di Newbury. L’uomo che da sempre possiede il suo cuore.
Un crudele ricatto costringe Julian a piegarsi alle consuetudini imposte dal suo rango. Tra aristocratici freddi e calcolatori, donne amorali, bugie e tradimenti il loro futuro sembra segnato per sempre.
Devastata dal dolore, Emmeline parte per New York, dove si immerge nel mondo dorato dell’alta società, sperando così di curare il proprio cuore infranto. Grazie alla presenza di donne straordinarie e alla possibilità di un nuovo amore, la felicità sembra di nuovo a portata di mano. Eppure, il destino non ha finito di giocare con Emmeline e Julian. Richiamata in Inghilterra, Emmeline scoprirà che dietro gli eventi passati si nascondono tremende verità e che l’amore, quando è autentico, non muore mai.

RECENSIONE
Emmeline e Julian si conoscono fin da bambini, ma per qualche anno si sono persi di vista. Quando si rivedono durante la stagione Londinese, da bimba paffutella Emmeline si è trasformata in una bella diciottenne di campagna vivace e dal grande cuore e Julian, ventiquattrenne, non è certo più il ragazzino dispettoso, ma uno splendido uomo divertente, affascinante e, soprattutto, il futuro duca di Farmborough.
Innamorarsi per i due è inevitabile e appare loro semplice dar seguito nella realtà ai sogni di vita insieme. Giovani e innamorati non tengono conto delle convenzioni sociali e, cosa che più influirà drammaticamente sulle loro vite, dei propositi di vendetta e di arrampicamento sociale di chi gli sta intorno, una miscela velenosa per la quale i due giovani non conoscono antidoto e che rischia di avvelenare per sempre il loro sentimento. A meno che sua maestà l'Amore non decida di metterci le mani.
Con  una scrittura semplice e scorrevole l'autrice da narratore esterno, mi ha coinvolta nelle vite certo non facili dei due protagonisti, un capitolo dopo l'altro seguendo l'andamento temporale della storia. Insieme a Emmeline mi sono innamorata, ho pianto, ho viaggiato attraverso l'oceano per sfuggire alla disperazione. Con Julian ho gridato, mi sono ubriacata, ho spaccato mobili mentre la rabbia s'impadroniva di me.

Emmeline fu costretta a guardarlo negli occhi. «Bentornato a casa Lord Newbury» lo salutò con voce melodiosa e Julin avvertì un brivido lungo la schiena.
«Non vi avrei mai riconosciuta» confessò, osservandola stupefatto. Scomparsa ogni traccia di reminiscenza infantile, era rimasta una donna in divenire, che lasciava prevedere ciò in cui si sarebbe trasformata. Emmeline aveva occhi grandi e scuri, quasi liquidi, leggermente obliqui, incastonati in un volto dall'ossatura delicata.


Mi ci è voluto un attimo per innamorarmi di questi giovani legati non solo dalla passione, ma da un sentimento profondo, l'Amore, quello vero. Così come ci ho messo un minuto a detestare la bellissima e terribile, vuota, cinica cugina di lei e quell'uomo meschino e fatuo padre di lui che fortunatamente avrà la sua punizione che non vi svelo, vi farà un enorme piacere scoprirla voi stessi.

Emmeline trovava confortante fissare l'unghia del mignolo, studiare la sua forma perfettamente ovale e  la lunetta bianca che oltrepassava il limite del polpastrello. Le dava una certa stabilità osservare qualcosa che non era cambiato, quando il resto della sua vita era andato a rotoli. Si era chiusa nella sua stanza dopo la terribile confessione di Julian e si rifiutava di uscirne. Non voleva vedere nessuno.

Tutti gli altri personaggi sono ben costruiti ed esattamente funzionali alla vicenda narrata senza che l'uno o l'altro spicchi per personalità mettendo in ombra i due protagonisti. Fra tutti, mi sono piaciute molto la nonna americana d'adozione e sua sorella, prozia di Emmeline. Donne ormai anziane ma che conservano uno spirito vivace, sono poco inclini al melodramma e risolvono situazioni complicate con uno spiccato senso pratico.

Infine, quando Emmeline si accorse dove il cavallo l'aveva portata, tirò adagio le redini per rallentare la corsa e quando, poco più tardi si addentrò in un boschetto di faggi, fermò del tutto l'animale. Solo allora si domandò se veramente aveva lasciato andare a briglie sciolte il cavallo o se, inconsciamente, l'avesse diretto verso il casino di caccia dei duchi di Farmborough. Non smontò neppure. Osservò i vetri appannati e sporchi, una persiana che pendeva da un cardine e lo stato d'abbandono generale della proprietà: Pensò che lei e quella casa avevano seguito lo stesso destino: usate e gettate da una parte, ormai inservibili per gli usi del marchese.

Lasciatemi spendere due parole per quello che, del romanzo, è il vero protagonista senza volto ma potente e onnipresente, l'Amore, quello con la A maiuscola, quello vero. Quello che né il tempo che passa né le cattiverie che gli vengono fatte né le distanze geografiche chilometriche riescono a cancellare perché lui si annida sotto la pelle e, tenace, paziente non lascia scelta: arrendersi per l'amore vero non è un'opzione possibile.
È un romanzo che consiglio a chi ha voglia di sognare sulle ali del sentimento che più ci ammalia, ci scuote e ci rende vivi.
Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Silva Zenati.
Il team di Passion For Books. ♥

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