mercoledì 19 febbraio 2020

Recensione "La casa che era nostra" di Louise Candlish

Cari romantici, Ilina ha letto "La casa che era nostra" di Louise Candlish, un thriller soft edito DeA Planeta.

Titolo: La casa che era nostra
Autore: Louise Candlish
Genere: Thriller soft
Editore: DeA Planeta
Per acquistarlo → La casa che era nostra

to be continued...

SINOSSI
Non può essere vero. Deve esistere una spiegazione. Perché nell’imboccare la via dove abita, in un ricco e tranquillo quartiere residenziale alle porte di Londra, Fiona Lawson vede qualcosa di inconcepibile: una coppia di estranei intenta a traslocare al numero 91 di Trinity Avenue. Casa sua. La stessa in cui lei e il marito, Bram, abitano insieme ai figli a settimane alterne, da quando il tradimento di lui li ha portati alla separazione. Mentre l’amica e vicina Merle accorre in suo aiuto, i tentativi di Fiona di mettersi in contatto con quello che legalmente è ancora suo marito non danno alcun frutto. Bram è sparito, volatilizzato nel nulla. Tutto lascia pensare che abbia trovato il modo di vendere Trinity Avenue all’insaputa di Fiona, per trasferire il ricavato su un conto segreto e far perdere le sue tracce. La domanda che rimbalza ossessiva nella mente di Fiona e del lettore è una sola: perché? Segreti, ricatti, ripicche e menzogne abbondano in questo racconto a due voci di un matrimonio – e di un pugno di vite – deragliati in un tumultuoso innescarsi di reazioni a catena. Perché basta un istante per capovolgere tutto ciò che crediamo di sapere sul conto di noi stessi e di coloro che amiamo.

RECENSIONE
Cosa succederebbe se rientrando, a causa di un imprevisto, trovi in casa tua un camion di traslochi e una giovane coppia che asserisce di averla appena acquistata? Purtroppo non è una candid camera, ma è la storia di Fiona Lawson e la scopriremo leggendo “La casa che era nostra” di Louise Candlish.

“Fi si ritrova a varcare la soglia di casa – la sua casa – come se fosse un’ospite. Mette piede nell’ingresso e resta di sale. (…) Allunga una mano a toccare il muro, come se temesse di non trovarlo sotto il sottile strato d’intonaco.”

Questo thriller è secondo me geniale, raccontato in prima persona da Fi e Bram, il marito fedifrago, a voce alternate, intervallando con momenti di humor.
Sembra quasi di seguire un blog personale o una serie tv e a ogni pagina ne vuoi ancora e ancora.
Fiona Lawson, è una donna di quarant’anni e madre di due figli, per amore dei quali ha chiuso sempre gli occhi di fronte al comportamento del marito fino a quando non dice basta e decide di chiedere il divorzio. Bram dal canto suo è un uomo che è troppo occupato dai propri vizi per crescere e assumersi le proprie responsabilità finendo così per distruggere la propria famiglia.
Un romanzo avvincente che non può essere raccontato, ma solo “vissuto” insieme ai suoi personaggi senza dimenticarci della vera protagonista, che è la casa. Quella che dovrebbe essere un rifugio sicuro, dove trovare pace, serenità e amore e che qui invece è stata “violentata” subdolamente.

“(...)avrei preferito che il prossimo proprietario della nostra casa fosse la figlia di un miliardario di Pechino o il vincitore di una lotteria di Burnely. Non io e mia moglie come eravamo in una vita passata.”

Ho letto questo romanzo mentre passeggiavo sulle rive del Tamigi. Guardarmi intorno sapendo che l’ambientazione del libro era Londra mi faceva quasi intravedere tra la folla Fi abbracciata a Leo e Harry. Incrociare il suo sguardo carico di una determinazione che trovi solo negli occhi di una madre che è pronta a tutto per proteggere i suoi cuccioli, e soprattutto per scoprire la verità, perché dietro le apparenze si nascondono molte insidie e bugie.
Non potete assolutamente perdervi questo thriller che vi lascerà con il fiato sospeso fino all’ultima riga, e forse pure oltre…
Buona lettura!
Magnifico
Alla prossima, Ilina.
Il team di Passion For Books. ♥

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