Autrice: Lorella Diamante
Genere: Sport Romance
Editore: Self Publishing
Per acquistarlo → The game of life
to be continued...
SINOSSI
Credete nel destino?
Io sì, ma non pensavo fosse una donna.
Sono un giocatore di football americano.
Lei è un affascinante mistero.
Sono un predestinato.
Per lei sono solo un ragazzino viziato.
Sono un campione.
Per lei non sono nessuno.
Lei mi sfida.
Io non riesco mai a vincere.
Lei mi confonde anche solo con lo sguardo.
Io non so resistere.
Lei è la mia ossessione.
Io sembro essere solo un gioco per lei.
Lei è la tempesta che cambierà per sempre la mia vita.
Io sono l’uragano che le restituirà la sua.
Questa è la partita che siamo destinati a giocare.
Io sì, ma non pensavo fosse una donna.
Sono un giocatore di football americano.
Lei è un affascinante mistero.
Sono un predestinato.
Per lei sono solo un ragazzino viziato.
Sono un campione.
Per lei non sono nessuno.
Lei mi sfida.
Io non riesco mai a vincere.
Lei mi confonde anche solo con lo sguardo.
Io non so resistere.
Lei è la mia ossessione.
Io sembro essere solo un gioco per lei.
Lei è la tempesta che cambierà per sempre la mia vita.
Io sono l’uragano che le restituirà la sua.
Questa è la partita che siamo destinati a giocare.
RECENSIONE
Cari romantici, oggi vi parlo di “The game of life” di Lorella Diamante.
In questo libro troviamo Dylan Barlow, giocatore di football americano, e Isabel Storm, la tempesta che lo sconvolgerà.
Dylan crede di essere un campione, Isabel pensa che sia solo un ragazzo viziato ed egocentrico.
Il primo incontro avviene in mensa, Dylan e la sua squadra prendono in giro la squadra di basket, tutti li guardano tranne lei. Lei continua a sbucciare la sua mela rossa.
Non passa di certo inosservata, i due si sfidano fin da subito.
Isabel è una ragazza con un passato difficile, non si fida di nessuno, ma presto, per gioco, farà i conti con l’irruenza e la voglia di vivere di Dylan. Si attraggono come due magneti, non possono stare l’uno senza l’altra, si completano.
Isabel pensa che Dylan non sia un campione, che per esserlo deve faticare e, sempre per gioco, si ritrovano ad allenarsi insieme.
Dylan e Isabel, l’uragano e la tempesta, due facce della stessa medaglia, piano piano imparano a conoscersi senza conoscersi veramente, perché nessuno dei due vuole parlare del passato, finché non sono obbligati a farlo.
Finché non c’è una cosa più grande di loro, ma l’amore che li accomuna è più forte di tutto il resto.
La narrazione è in prima e terza persona, i POV sono alternati.
La loro storia mi è piaciuta, sono rimasta incollata alle pagine fino alla fine, la lettura è scorrevole, un po’ meno quando c’è la narrazione in terza persona, che non amo particolarmente, però nel complesso mi è piaciuto.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Dylan, solito atleta un po’ egocentrico ma che quando incontra la ragazza giusta cresce, non cambia per lei, ma cresce.
Il personaggio di Isabel è stato molto sofferto ne ha passate di ogni, ma è più forte della volta prima, qualunque cosa succeda lei l’affronta a testa alta.
Sono proprio l’uragano e la tempesta, Dylan la travolge, la fa tornare a vivere e Isabel gli fa aprire gli occhi. Due metà di una stessa mela rossa.
Il finale giusto, non troppo aperto.
Se cercate un romanzo dove si parla di sport, amore, destino e chimica questo fa al caso vostro.
Buona lettura!
In questo libro troviamo Dylan Barlow, giocatore di football americano, e Isabel Storm, la tempesta che lo sconvolgerà.
Dylan crede di essere un campione, Isabel pensa che sia solo un ragazzo viziato ed egocentrico.
Il primo incontro avviene in mensa, Dylan e la sua squadra prendono in giro la squadra di basket, tutti li guardano tranne lei. Lei continua a sbucciare la sua mela rossa.
Non passa di certo inosservata, i due si sfidano fin da subito.
“«Io sono Dylan. Barlow era mio nonno.»
Finalmente mi sorrise: niente arroganza, niente presa in giro, solo un sorriso vero.
«Io sono Isabel, piacere di conoscerti.»
«Il piacere è tutto mio.» E non era una battuta.”
Isabel è una ragazza con un passato difficile, non si fida di nessuno, ma presto, per gioco, farà i conti con l’irruenza e la voglia di vivere di Dylan. Si attraggono come due magneti, non possono stare l’uno senza l’altra, si completano.
Isabel pensa che Dylan non sia un campione, che per esserlo deve faticare e, sempre per gioco, si ritrovano ad allenarsi insieme.
“«Allora, ogni tanto, ascolti anche la voce degli altri oltre che la tua!» Ascolto solo la tua, non quella degli altri. Non gliel’avrei mai detto.”
Finché non c’è una cosa più grande di loro, ma l’amore che li accomuna è più forte di tutto il resto.
“La scintilla si accende nel suo sguardo, quella della sfida, quella di chi è consapevole della propria forza, quella di chi è destinato a essere un vincente, quella di chi ottiene sempre quello che vuole… e lui ha sempre voluto me.”
La loro storia mi è piaciuta, sono rimasta incollata alle pagine fino alla fine, la lettura è scorrevole, un po’ meno quando c’è la narrazione in terza persona, che non amo particolarmente, però nel complesso mi è piaciuto.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Dylan, solito atleta un po’ egocentrico ma che quando incontra la ragazza giusta cresce, non cambia per lei, ma cresce.
Il personaggio di Isabel è stato molto sofferto ne ha passate di ogni, ma è più forte della volta prima, qualunque cosa succeda lei l’affronta a testa alta.
Sono proprio l’uragano e la tempesta, Dylan la travolge, la fa tornare a vivere e Isabel gli fa aprire gli occhi. Due metà di una stessa mela rossa.
Il finale giusto, non troppo aperto.
Se cercate un romanzo dove si parla di sport, amore, destino e chimica questo fa al caso vostro.
Buona lettura!
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| Bello |
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