lunedì 21 ottobre 2019

Recensione "Quella mattina prima di morire" di Jo Jakeman

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Quella mattina prima di morire" di Jo Jakeman, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: Quella mattina prima di morire
Autrice: Jo Jakeman
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Quella mattina prima di morire

to be continued...

SINOSSI
Un divorzio non è mai una cosa semplice, e quello di Imogen non fa eccezione. Suo marito Phillip è un maniaco del controllo, un violento, ed è determinato a renderle la vita un inferno. Quando Phillip piomba in casa sua senza preavviso, intimandole di andarsene entro un mese, Imogen sente il mondo crollarle sotto i piedi. Se non acconsentirà alla richiesta, rimanendo senza un tetto sopra la testa, Phillip farà di tutto per toglierle l’affido di Alistair, il figlio di sei anni. In un momento di follia, Imogen reagisce d’impulso. Per la prima volta nella sua vita prende il controllo della situazione e compie un’azione che cambierà per sempre il suo destino. Quello che non avrebbe mai immaginato, però, è che sia la prima moglie che l’attuale fidanzata di Phillip sarebbero rimaste coinvolte nel suo piano. Tre donne molto diverse si ritroveranno improvvisamente alleate nel tentativo di vendicarsi dell’uomo che le ha fatte soffrire.

RECENSIONE
Ciao romantici, ho letto per il blog "Quella mattina prima di morire" di Jo Jakeman e sono qui per parlarvene. Imogen ha un figlio e un matrimonio fallito alle spalle. Manca poco al divorzio definitivo, ma da tempo ormai i due non vivono più insieme. Per lei è stato liberatorio terminare la relazione con quell'uomo violento e crudele; Philip è infatti un uomo privo di scrupoli, narcisista e aggressivo. Imogen è sopravvissuta alle sue cattiverie ed è pronta a voltare pagina, ma una mattina il suo ex marito entra in casa sua e la vita della donna viene messa in pericolo. Così si difende nell'unico modo che ha, creandosi però un nuovo problema: gestire la situazione non sarà semplice. Per una serie di coincidenze, si troveranno sul posto altre due persone che hanno a che fare con Philip. Una è Naomi, la sua nuova fidanzata e l'altra è Ruby, la sua prima moglie. Imogen si potrà realmente fidare? È la storia di tre donne ferite, un uomo violento, una morte e tante domande che dovranno trovare una risposta.
"Sai bene quanto me che una volta che vado nella rete di Philip, non tu lascerà mai più andare. Ci ha marchiate a vita. Ammettilo: è convinto che saremo sue fino al giorno della sua morte."

Il libro è scorrevole, la lettura è fluida e mi è piaciuto lo stile con cui è stato scritto. La narrazione in prima persona secondo il punto di vista di Imogen rende il racconto più intenso ed emergono le sue emozioni più profonde. Ho apprezzato molto anche il modo in cui è strutturato, il primo capitolo spiazza il lettore perché racconta il funerale di uno dei personaggi; in seguito i capitoli seguono un countdown verso il giorno del funerale. Solo pochi capitoli narrano di eventi successi anni prima, consentendo così di conoscere i segreti passati delle tre donne. L'autrice è stata brava a seguire questo schema complesso perché è riuscita a essere sempre chiara e mai caotica. I fatti avvengono un po' lentamente, ma l'attenzione rimane sempre viva grazie a una buona dose di suspense. I personaggi sono ben caratterizzati e devo dire che mi sono piaciute le tre donne, che sono apparentemente molto diverse e che in realtà condividono più di quanto pensano. Naomi è la ragazza più giovane, è fresca e appariscente; Ruby è la più grande tra tutte, vede il buono in ogni situazione e in ogni persona e questo non è detto che sia un pregio. Infine c'è Imogen, una protagonista che ho sostenuto dal primo istante perché è forte, intelligente, astuta. Farà di tutto per salvare sul figlio. Si dimostrerà furba e saggia in svariate situazioni, proprio alla fine dimostrerà tutta la sua forza e finalmente l'amore vero verso se stessa e suo figlio, grazie a una decisione che prenderà.
"Mi aveva salvata da una vita mediocre, ma mi aveva liberata da una torre per rinchiudermi in un'altra."

La storia è ben articolata, studiata bene e resa movimentata grazie a una buona dose di azione. Non è stato facile leggere di così tanta violenza, perché il tema principale è proprio la violenza in generale e soprattutto sulle donne. Un argomento attuale e delicato, che colpisce dritto al cuore perché qualsiasi donna può essere esposta al pericolo di cadere in una storia insana. È ciò che è successo a Imogen, Naomi e Ruby. Fuoriescono in modo realistico le dinamiche delle relazioni pericolose, di tutta quella violenza che non è solo fisica ma soprattutto psicologica, un incubo che troppe donne subiscono ingiustamente. Sono presenti all'interno del libro scene molto crude, che sono difficili da accettare, ma fondamentali per comprendere la relazione problematica che c'è tra Philip e le sue vittime. "Quella mattina prima di morire" è un titolo forte, di cui solo alla fine ho potuto comprendere il significato più profondo. Proprio in quel momento, quella mattina prima che qualcuno muoia, Imogen si libererà definitivamente di un peso, verrà a conoscenza di una verità nascosta che la tormenta da anni e prenderà una decisione capace di cambiare la sua esistenza. Quello è il momento fondamentale del romanzo, perché ho percepito una vera svolta per la donna. Il messaggio che ho colto è che dobbiamo sempre allontanarci dagli amori malati, che una donna deve sempre avere la forza di reagire al male e di riscattarsi. Inoltre ho anche percepito un chiaro invito a mettere noi stessi sempre al primo posto, a credere in noi e ad amarci. Imogen lo farà proprio nel finale dopo aver subito gravi soprusi.
"Philip sapeva cosa mi teneva sveglia di notte e stava rendendo i miei incubi reali."

Ho provato una grande curiosità leggendo questo libro perché volevo sapere come sarebbe andata a finire. Proprio questa curiosità ha tenuto la mia attenzione alta per tutta la lettura. Inoltre sono riuscita a provare una grande empatia per la protagonista e per le altre donne vittime di Philip. Diciamo che la storia in sé è bella, ma ci sono alcuni dettagli che ho trovato poco realistici e che non mi hanno convinta del tutto. Mi riferisco ad esempio al fatto che le tre donne si trovino casualmente proprio a casa di Imogen quando inizia la vicenda. In più ci sono fatti facilmente prevedibili. Ciò comunque non compromette la lettura, che è coinvolgente e piacevole, con un messaggio forte e con tematiche delicate. Non lo consiglio a chi vuole un thriller inquietante e forte, ma lo consiglio a chi vuole un buon libro intrigante e ben costruito. Questo è un thriller psicologico al femminile, che fa emergere emozioni forti e contrastanti, capace di smuovere l'animo del lettore.
"Per ogni uomo violento che finge di essere un santarellino, c'è una donna con un finto sorriso stampato in faccia."

Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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