lunedì 21 ottobre 2019

Recensione "Mio fratello si chiama Jessica" di John Boyne

Cari romantici, Maria Salerno ha letto "Mio fratello si chiama Jessica" di John Boyne, un romanzo edito Rizzoli.

Titolo: Mio fratello si chiama Jessica
Autore: John Boyne
Genere: Romanzo
Editore: Rizzoli
Per acquistarlo → Mio fratello si chiama Jessica

to be continued...

SINOSSI
Cosa faresti se un giorno tuo fratello maggiore, il tuo idolo, la tua roccia, annunciasse di non chiamarsi più Jason ma Jessica? Di essere una ragazza e di essersi sempre sentita tale? È quello che succede a Sam, tredici anni, proprio quando l'adolescenza comincia a bussare alla porta, tra nuove amicizie e possibili amori. Il mondo per Sam si capovolge di colpo: non solo il fratello non è più lo stesso, quel fratello così popolare con le ragazze e così bravo a calcio, ma neanche i suoi genitori sono le persone aperte e tolleranti che lui ha sempre creduto di conoscere. Un romanzo di grande forza, che con empatia ma anche leggerezza e ironia racconta la difficoltà e l'importanza di accettare l'altro, sempre.

RECENSIONE
Cari romantici, oggi vi parlo di "Mio fratello si chiama Jessica", l'ultimo romanzo di John Boyne, che esplora il complesso tema dell'identità e dell'espressione di genere, una storia onesta, straziante ma illuminante allo stesso tempo. Sam Waver è un ragazzo di 13 anni che idolatra suo fratello maggiore Jason. Quando Jason rivela che in realtà è Jessica, sapendo che è nata nel corpo sbagliato fin dall'infanzia, sgancia una vera e propria bomba atomica nella famiglia Waver, dato che i suoi genitori lavorano in politica, sua madre come ministro del governo e suo padre come suo segretario privato. Purtroppo, la famiglia non prende molto bene questa notizia e il segreto che Jason ha tenuto nascosto per così tanto tempo minaccia di distruggere la famiglia, perché potrebbe danneggiare la candidatura di Primo Ministro del Regno Unito della signora Waver, mentre Sam rifiuta di accettare la nuova identità di suo fratello maggiore perché a causa di ciò è quotidianamente vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di classe. Con molteplici problemi lungo la strada e l'aiuto di una zia meravigliosamente aperta Jason forse potrà diventare a tutti gli effetti Jessica.
"Avevo capito che mio fratello aveva qualcosa che non andava almeno un anno e mezzo prima che ci rivelasse il suo segreto. Ci ha detto che c'era una cosa che sapeva da tanto tempo, una cosa che lo riguardava e con la quale era molto difficile fare i conti."

Il romanzo raccontato dal POV di Sam, è un'esplorazione sul mondo dei transgender, un'esperienza confusa e spesso difficile, una storia emozionante, toccante, ma anche piena di arguzia e umorismo, che in alcuni momenti ti porta sull'orlo delle lacrime e in altri ti scalda il cuore.
"Cosa vuoi dire?" ho chiesto. "Esattamente quello che ho detto" ha risposto. "Non penso di essere tuo fratello. In realtà, penso di essere tua sorella."
Mio fratello si chiama Jessica è un romanzo variegato che ti fa capire che è importante e necessario stare accanto a chi sta lottando per comprendere la propria identità di genere.
"Ho pensato che per un po' a scuola mi era andata bene. Non ero proprio in cima alla lista della popolarità, ma non avevo neanche veri nemici. Adesso, invece, ero lo zimbello di tutti. È niente di tutto questo, niente di tutto questo, era colpa mia."

I personaggi di Sam e dei signori Wever non mi sono molto simpatici anzi, a volte li ho trovati cattivi e senza cuore nel loro nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi e per il modo in cui trattano Jason/Jessica, anche se non oso proprio immaginare come ci si possa sentire dopo aver ricevuto una notizia del genere. Jason/Jessica, mi ha letteralmente conquistato e fatto piangere in alcuni momenti, per il suo essere così fragile e forte allo stesso tempo, ma determinato a rivendicare a ottenere la propria identità, trovando un supporto fondamentale in sua zia che ho adorato.
"Sono nato maschio, ma da quando ho memoria ho sempre creduto che qualcuno, Dio o chi per lui, avesse commesso un errore. È come se il corpo che mi ritrovo non fosse quello che dovrei avere. La verità è che ho sempre pensato di essere una femmina..."

Il libro è ben scritto, con uno stile narrativo fluido e scorrevole, con punte di umorismo e sarcasmo, anche se personalmente penso che raccontare la storia dal punto di vista di Sam, il fratello di Jessica, non sia stato l'approccio migliore perché in qualche modo Jason/Jessica sembra quasi l'antagonista della storia, la pietra dello scandalo per i suoi genitori, l'ostacolo alla carriera politica di sua madre e la causa del bullismo del fratello minore, quando in realtà Jessica sta semplicemente cercando di essere quello che è. Mio fratello si chiama Jessica è un inno alla libertà e all'accettazione di se stessi che consiglio di leggere. Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Maria Salerno.
Il team di Passion For Books. ♥

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