venerdì 17 maggio 2019

Recensione "Un Tè con Agatha" di Seconda Carta

Cari romantici, Simona Migliaccio ha letto "Un Tè con Agatha" di Seconda Carta, un romanzo appartenente alla collana Literary Romance, edito PubMe.

Titolo: Un tè con Agatha
Autrice: Seconda Carta
Genere: Romanzo
Collana: Literary Romance
Editore: PubMe
Ebook: 1,99€
Disponibile in Kindle Unlimited
Per acquistarlo → Un tè con Agatha

to be continued...

SINOSSI
La giovane insegnante Lucy Stewart è un’assidua lettrice nonché fan di Agatha Christie. È suo desiderio conoscerla e fa di tutto per incontrarla. E così, visto che sognare non costa nulla e che talvolta ciò che si vuole si realizza, si addentra nella campagna inglese alla ricerca della dimora dell’autrice. Quando, finalmente, trova la casa, Agatha le offre il tè, bevanda tanto cara agli inglesi. Ed è proprio di fronte a una confortante tazza calda che entrambe si confidano e conversano amichevolmente. Il tè è mediatore e ponte in tutto il romanzo. Crea un’atmosfera invitante, magica. Come pure l’amicizia. I ricordi di Agatha sono affascinanti, toccanti, divertenti: la vita in Inghilterra e in Iraq, i viaggi tra l’Occidente e l’Oriente sull’Orient Express fino ad Istanbul, gli incontri, le amicizie sincere, i soggiorni all’Hotel Pera Galata Palas con vista sul Corno d’Oro, stimolano la curiosità e toccano l’animo di Lucy che, anni dopo la scomparsa dell’amata scrittrice, visita Istanbul e la stanza 411 dell’Hotel dove era di casa e dove il tempo pare essersi fermato.

RECENSIONE
Lucy è una giovane insegnante patita dei romanzi di Agatha Christie, che grazie alla sua intraprendenza riesce a incontrare la sua beniamina e contemporaneamente fa la conoscenza del marito, Max, e di alcuni altri personaggi (di fantasia).
Il filo conduttore di questa conoscenza è una tazza di tè, che accompagna le due donne in ogni loro conversazione e della quale alla fine del libro, viene dedicata una nota secondo le regole di George Orwell per una “perfetta tazza di tè”.
Seppur scritto bene, quello che non mi ha fatto apprezzare particolarmente questa lettura, è la sua fuggevolezza veramente eccessiva, oltre il poco approfondimento, senza particolari, di tutti i fatti riportati all’interno di ogni capitolo.
Le notizie riportate non erano altro che informazioni che si potevano facilmente trovare grazie a un qualsiasi motore di ricerca, rendendo tutto molto asettico.

“Non amo parlare di me, riferire ciò che di più intimo tengo serbato  in questo muscolo tumultuoso e ballerino chiamato cuore. Ho combattuto con tenacia i suoi sussulti e le sue urla ribelli, talvolta sofferenti. Rievocare quei travagli, e ce ne sono stati, non è piacevole. Tuttavia, poiché mi siete parsa una ragazza simpatica fin da subito, soddisferò la vostra richiesta”.

È la prima volta che mi trovo in una situazione simile da quando ho iniziato a scrivere le recensioni per il blog, e devo dire che sono abbastanza imbarazzata, nell’accezione negativa del termine. Di solito riesco a descrivere in poche parole quello che mi è rimasto più impresso del libro e le varie emozioni che mi ha suscitato la lettura, perciò la difficoltà che incontro in questa composizione, sta proprio nel non aver provato nulla.
Inutile ricordare che questo è il mio modesto parere e che altri potranno rimanere certamente colpiti dalle parole di questo libro, e sinceramente mi dispiace perché sono sempre consapevole del lavoro e dell’impegno che un autore mette nella stesura di una sua opera.

“Che bei ricordi custodite. Una vita ricca di esperienze, beata voi!”

Certo, non posso negare che mi abbia colpito il modo di descrivere l’amore che Agatha e il marito, ormai in là con gli anni, provavano l’una per l’altro, riuscendo ancora a vivere la loro vita in campagna all’insegna dell’ironia e della complicità. Però a questo punto la protagonista Lucy e il senso del romanzo, passano in secondo piano tanto che quasi non ricordi la trama e mentre ti lasci andare alla lettura percepisci il racconto biografico della vita della Christie, frettolosamente racchiuso in circa 160 pagine.
Purtroppo, a me non è piaciuto.
Buona lettura!

Mediocre
Alla prossima, Simona Migliaccio.
Il team di Passion For Books. ♥

1 commento:

  1. Signora Migliaccio, io non la ringrazio per questa sua cattivissima recensione.

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