martedì 30 ottobre 2018

Recensione di "Inganno" di Maria Adolfsson

Buongiorno romantici, Giada Bertone ha letto "Inganno" di Maria Adolfsson, un thriller edito casa editrice SEM.

Titolo: Inganno
Autrice: Maria Adolfsson
Genere: Thriller
Editore: SEM
Ebook: 7,99€
Cartaceo: 18,00€
Per acquistarlo → Inganno

to be continued...

SINOSSI
La detective Karen Eiken Hornby si sveglia in una stanza d’albergo senza ricordare molto della sera precedente: ha bevuto troppo. Nel letto, accanto a lei, c’è un uomo che dorme profondamente e non dovrebbe essere lì. È il suo capo, Jounas Smeed, comandante della divisione crimini della polizia di Doggerland. Karen pensa che dovrebbe decidersi a cambiare abitudini e darsi una regolata, anche perché la vita le ha già fatto pagare un conto salato. Troppo salato. È un pensiero che la tormentata detective ha spesso e che le si ripresenta con forza quando riceve l’incarico di indagare su un efferato omicidio. La vittima, infatti, è Susanne Smeed, proprio l’ex moglie del suo ultimo amante.
Karen Eiken Hornby è tornata a Doggerland per dimenticare il suo passato. Ci prova con l’aiuto dell’alcol, del suo impegnativo lavoro, e di uomini che non le piacciono. Ora però è obbligata a fare i conti con i propri errori e quelli degli altri.
Bestseller scandinavo, in corso di pubblicazione in molti paesi, Inganno è il primo, sorprendente capitolo di una serie di noir ambientati a Doggerland, un arcipelago immaginario situato tra la Gran Bretagna e la Scandinavia, nel Mare del Nord. Le isole, Heimö, Noorö e Frisel, rappresentano ciò che rimane della massa continentale che univa le terre britanniche e il continente europeo.

RECENSIONE
Questa volta ho letto "Inganno" di Maria Adolfsson e sono qui per parlarvene. Karen Eiken Hornby è una detective alla soglia dei cinquant'anni, è intuitiva, brillante, sicura di sé. Eppure nasconde un segreto doloroso legato al suo passato. Incomincia una nuova vita a Doggerland e viene totalmente assorbita dal suo lavoro. Non si nega qualche sigaretta e qualche bicchiere di vino e spesso finisce a letto con uomini che non le piacciono realmente. Così accade anche col suo capo Smeed. Dopo una festa e troppo alcool, passano una notte insieme in un hotel. Il giorno dopo, però, viene ritrovato il corpo di Susan, la ex moglie di Smeed. È così che Karen diventa il capo investigativo del caso, che si rivela molto più difficile del previsto.
"Sembrava sempre terribilmente ansiosa di piacere alla gente e di essere accettata."

Ecco, in breve la trama di questo giallo, scritto in terza persona.
Ho trovato lo stile narrativo a tratti fluido, a tratti più monotono. Ci sono stati spunti interessanti e pezzi davvero coinvolgenti, a discapito di altre parti in cui ammetto di essermi un po' annoiata. È un libro che si legge abbastanza velocemente e che incuriosisce, perché viene mantenuto alto il tasso di suspense.
La parte finale del romanzo è decisamente più incalzante e rivela una svolta decisiva.
"Sembrava che Susanne avesse avuto problemi con la maggior parte delle persone con cui era entrata in contatto."

La storia in sé mi è piaciuta, soprattutto perché alla fine c'è una bella sorpresa per i lettori. Questo colpo di scena mi ha fatto apprezzare ancora di più tutta la vicenda. Mi sono piaciuti anche i flashback, che raccontano il passato dei genitori della vittima. La maggior parte dei personaggi sono ben caratterizzati. Karen, la protagonista, ha un carattere ben definito, così come altri personaggi chiave. Come ho scritto precedentemente, mi è spiaciuto trovare alcuni passaggi monotoni perché si tratta di un giallo davvero originale. Devo dire che l'emozione prevalente durante la lettura è stata la curiosità di scoprire il colpevole, che ha tenuto alta la mia attenzione. Ho pensato tanto a cosa potesse essere successo, ma non sono arrivata alla soluzione perché è inaspettata. Inoltre ho apprezzato anche l'ambientazione distintiva di Doggerland, nel freddo mare del Nord. Il messaggio che secondo la mia interpretazione l'autrice vuole lanciare è che non è mai troppo tardi per affrontare il proprio dolore e riuscire in qualche modo a superarlo. Questo è ciò che riesce a fare Karen, dopo anni in cui nascondeva agli altri, ma soprattutto a se stessa, la sua sofferenza.
"Quel giorno la consapevolezza della caducità della vita aveva afferrato Eirik per il collo rifiutando di lasciare la presa."

Non è stato facile dare un giudizio a "Inganno": sono stata a lungo combattuta tra alcune lacune dello stile e la storia che è, invece, particolare. Ma ho deciso di premiare la vicenda autentica e inaspettata. Quindi definisco il libro come "bello". Ovviamente il mio parere è del tutto personale.
Vi invito leggere "Inganno" e lo consiglio agli amanti del genere, ma anche a chi vuole leggere qualcosa di diverso.
Una lettura piacevole, con un risvolto finale mozzafiato.
"«Cazzo, alla fine Eiken aveva ragione»."

Buona lettura!

Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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