Titolo: Spalla@spalla
Autrice: Christian Coduto
Genere: Romanzo
Editore: Milena Edizioni
Ebook: 3,49€
Cartaceo: 13,60€
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to be continued...
SINOSSI
Italia, 2002. Carlo e Luana sono due grandi amici che condividono un appartamento nella città in cui vivono. Carlo ha 34 anni, è biologo, diabetico ed omosessuale. Luana ha 30 anni, è una grafica pubblicitaria piena di allergie ed è lesbica. Lui è imbranato, impacciato, chiacchierone e viziatello. Nelle sue mani, quella casa cadrebbe a pezzi in un paio di giorni. Lei è metodica, precisa, seriosa, misantropa. La sua idea di divertimento è quella di tornare a casa, mettersi il pigiama e leggere un buon libro, circondata dal silenzio.Due anime completamente agli antipodi, ma complementari. Spesso litigano, discutono, si confrontano, ma si vogliono bene. La loro vita scorrerebbe liscia, se non fossero circondati da una folla di parenti, amici e colleghi di lavoro che sembrano intenzionati a frantumare i loro equilibri.C’è Tania, la segretaria dello studio di grafica pubblicitaria in cui lavora Luana, che fa una corte spietata a Carlo (nonostante sappia della sua omosessualità) e, per ingelosirlo, esce con Emilio. Zia Francesca, invece, si presenta in casa loro solo per rompere le scatole. La piccola Silvietta, come tutte le bimbe, è vivace e un po’ insopportabile. Ci sono Angelina, Christina, Geena, Hilary e Tori, le personalità multiple di Luana che, anziché darle una mano, la riempiono di dubbi…Riusciranno a sopravvivere?
RECENSIONE
Questo romanzo non è stato il libro che
credevo. Mi sono annoiata e ho rallentato di parecchio la lettura, faticando a
seguire i fatti, a sottolineare le frasi che mi colpiscono e soprattutto a
sorridere come altri lettori hanno scritto nelle loro recensioni.
I protagonisti sono
Carlo, un biologo di 34 anni, diabetico e omosessuale che divide
l’appartamento con Luana, grafica pubblicitaria di 30 anni, ragazza allegra e
lesbica.
I due ragazzi sono molto
amici, ognuno con la propria vita, ma indispensabili l’uno per l’altra. Come
scritto all’inizio mi aspettavo altro, credevo di andare incontro a una storia
di amicizia passionale, coinvolgente, quasi strappalacrime. Invece ho trovato
solo noia, contraddizioni e atteggiamenti che quasi nei miei rapporti di
amicizia non esistono.
Alcuni tratti li ho
trovati confusionari e caotici, per non parlare di Tania, un'amica “svampita”
che hanno in comune, i suoi discorsi non seguono un filo logico e ogni volta
che mi imbattevo in lei mi salivano i nervi a fior di pelle, un'amica così è
da rinchiudere, in molti avranno riso a leggere i suoi discorsi io volevo solo
far volare il libro dalla finestra.
“Devo chiamare un po' mia sorella, un giorno
la vado a trovare. Non ci vediamo da mesi... domenica scorsa è stato proprio
bello cenare insieme a lei. Mi manca un sacco, magari la chiamo, non ho mai il
tempo di vederla.”
Gli argomenti trattati
sono molto interessanti e anche reali, problemi comuni a noi mortali ma
preferivo fossero sviluppati in altro modo.
Ho apprezzato molto la
stima che hanno i due protagonisti l’uno dell’altra, la fiducia incondizionata
e la complicità.
Però non ho provato feeling con i protagonisti. Carlo troppo eccentrico, diretto nelle risposte,
delle volte ineducato, non divertente secondo me; Luana più riflessiva e anche
matura.
Non ho trovato nessun
messaggio da decifrare per me lettore, a parte l’amicizia e l’amore, etero o
gay che sia, non ho assimilato nulla.
Ho rallentato la lettura, ma allo stesso tempo non vedevo l’ora di terminare il libro per passare
oltre.
Il romanzo è scritto
bene, niente errori e la lettura è scorrevole e leggera, però mi dispiace ma a
differenza di molti o forse tutti a me non è piaciuto e non mi sento nemmeno di
consigliarlo.
La recensione è breve, lo
so, ma sto facendo fatica anche a mettere nero su bianco queste poche
osservazioni.
Molti mi daranno addosso, magari
accusandomi di non aver capito nulla del libro o addirittura di non essere una
brava lettrice, ma quando recensisco cerco di scrivere sempre il vero su ciò che
penso.
«Stai facendo
un errore.»
«Forse si o
forse no, ma se proprio devo sbagliare, deve succedere perché l’ho deciso io.»
Buona lettura!
Pessimo |
Il team di Passion For Books. ♥
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