Alexandra Blandino ci parla de La casa dei sopravvissuti di Kim Brooks, un romanzo storico edito Newton Compton Editori.
Titolo: La casa dei sopravvissuti
Autrice: Kim Brooks
Genere: Romanzo Storico
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 1,99 euro
Cartaceo: 8,50 euro
Per acquistarlo → La casa dei sopravvissuti
to be continued...
SINOSSI
Quando la guerra è vicina nessuno può fingere di non vederla
Erano ebrei in fuga dalla deportazione: lui li salvò
Alla vigilia del coinvolgimento degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, in America cominciano a nascere organizzazioni che riuniscono chi desidera aiutare gli ebrei in fuga dall’Europa sconvolta dal nazismo, gli stessi che vengono respinti dalle coste statunitensi come migranti indesiderati. È l’estate del 1941 quando Abe Auer, un immigrato russo, accetta di accogliere nella sua proprietà una rifugiata europea, Ana Beidler. Intorno a loro, la comunità ebraica americana si divide tra chi ha scelto di ignorare le atrocità che vengono commesse oltreoceano e chi invece vorrebbe intervenire, anche combattendo in prima persona contro Hitler. Ma quando una popolare sinagoga di Manhattan viene incendiata, nessuno può più fingere di non vedere che la guerra è sempre più vicina. La casa dei sopravvissuti racconta la paura e il coraggio, la determinazione e l’angoscia di chi si è trovato a lottare per la propria vita, per il proprio diritto a fuggire la disperazione e la guerra.
Erano ebrei in fuga dalla deportazione: lui li salvò
Alla vigilia del coinvolgimento degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, in America cominciano a nascere organizzazioni che riuniscono chi desidera aiutare gli ebrei in fuga dall’Europa sconvolta dal nazismo, gli stessi che vengono respinti dalle coste statunitensi come migranti indesiderati. È l’estate del 1941 quando Abe Auer, un immigrato russo, accetta di accogliere nella sua proprietà una rifugiata europea, Ana Beidler. Intorno a loro, la comunità ebraica americana si divide tra chi ha scelto di ignorare le atrocità che vengono commesse oltreoceano e chi invece vorrebbe intervenire, anche combattendo in prima persona contro Hitler. Ma quando una popolare sinagoga di Manhattan viene incendiata, nessuno può più fingere di non vedere che la guerra è sempre più vicina. La casa dei sopravvissuti racconta la paura e il coraggio, la determinazione e l’angoscia di chi si è trovato a lottare per la propria vita, per il proprio diritto a fuggire la disperazione e la guerra.
RECENSIONE
Finalmente dopo tanti giorni ho terminato La casa dei
sopravvissuti di Kim Brooks. La lettura è stata molto travagliata e non sono
riuscita ad apprezzarla del tutto.
Il libro è scritto bene, l’ho trovato a tratti
complicato, faticoso e dovevo rileggere più volte le varie righe per stare
dietro al discorso.
Se, come me, credete di imbattervi in un semplice romanzo che
tratta di ebrei e che racconti il vero, ne rimarrete delusi. È comunque un
libro interessante e profondo, un romanzo che rivela l’altra faccia della medaglia
che non siamo abituati a leggere.
È facile rimanere distanti dal dolore, dal male, quando non
ci coinvolge in prima persona. Magari ci si pensa, ma poi si
dimentica quello che è successo continuando la propria vita.
"Leggeva una lettera o il racconto di un testimone
oculare su un giornale e subito provava un senso di impotenza e di terrore,
come la sensazione di cadere nello spazio, sempre più in fretta, verso
l’ignoto, verso una catastrofe imperscrutabile. Poi, però, chiudeva il giornale
o infilava la lettura in un cassetto e la sensazione passava."
Non vi dico che sto trovando serie difficoltà a scrivere
la recensione e trovare le prole adatte.
Uno dei protagonisti, Abe Auer, immigrato russo, accetta
di accogliere in casa propria una rifugiata americana, Ana Beidler, e vi dico
subito che a pelle questa seconda protagonista non mi ha convinto per niente.
La comunità è divisa in due, chi ignora e chi vorrebbe intervenire fermando le
atrocità che si stanno commettendo oltreoceano, ma quando una popolare sinagoga
di Manhattan viene incendiata, nessuno può più fingere di non vedere che la
guerra è sempre più vicina.
"Certo. C’è sempre qualcosa che si può fare. La domanda è
se lo faremo o no. È una questione di volontà, non di capacità."
Il romanzo, come scritto prima è molto
travagliato, affronta temi profondi e mi sento di fare i complimenti
all’autrice. Non è semplice scrivere così bene di qualcosa che non si è
vissuto (per fortuna) in prima persona.
Mi sono ripromessa di rileggere questo romanzo magari in
estate, con la mente più serena e meno stress intorno per apprezzarlo in pieno,
cosa che ora non sono riuscita a fare.
Non do assolutamente un giudizio negativo perché non trovo
nulla che non vada. La lettura anche se non scorrevolissima è comunque fluente
e senza errori.
È un romanzo impegnativo che vale la pena leggere.
Il finale non
è scontato, anche se di vero finale non si tratta visto che è più un ricordo.
"Così va la vita, rifletté. C'è sempre il rovescio della
medaglia. Forze su forze contrapposte ad altre forze. Obblighi e desideri.
Nulla di semplice e nulla di tragico. Hai retto l’urto e te la sei cavata
discretamente."
Vi consiglio di leggerlo.
Buona lettura!
Bello |
Il team di Passion For Books. ♥
Ciao dalla copertina sembrava un libro abbastanza leggero, ma da quanto dici la realtà è diversa dalle aspettative.
RispondiEliminaIo personalmente ogni tanto sento il bisogno di leggere un romanzo che tratta di questo argomento così delicato, è un modo per ricordare. Me lo segno per il futuro.
A presto,
Annalisa
Lettrice di Libri
Ciao Annalisa, no, non è leggero per niente ma è comunque un bel libro. Anche io ogni tanto sento la necesità di leggere romanzi simili...Un bacio
RispondiElimina