lunedì 16 marzo 2020

Recensione "La piuma magica di Gwendy" di Richard Chizmar

Cari romantici, Ersilia Facciolo ha letto "La piuma magica di Gwendy" di Richard Chizmar, un horror edito Sperling&Kupfer.

Titolo: La piuma magica di Gwendy
Autore: Richard Chizmar
Genere: Horror
Editore: Sperling&Kupfer
Per acquistarlo → La piuma magica di Gwendy

to be continued...

SINOSSI
Bentornati nella città degli incubi.

Dopo una bufera di neve, la piccola città di Castle Rock si risveglia all'improvviso dal suo torpore: due adolescenti sono scomparse nel nulla. Lo sceriffo e la sua squadra danno subito il via alle ricerche, in una drammatica corsa contro il tempo.
A Washington, Gwendy Peterson ha iniziato una nuova vita, conquistando la fama come scrittrice e come politica. Si è lasciata alle spalle l'infanzia trascorsa a Castle Rock e il ricordo dell'estate in cui un uomo misterioso le aveva dato in custodia una scatola dotata di bottoni colorati e di ambigui poteri. Tornato a riprendersela, lo sconosciuto le aveva promesso che non l'avrebbe rivista mai più.
E invece, ora, ecco ricomparire quella scatola, senza motivo e senza istruzioni. Proprio mentre da Castle Rock le giunge la notizia delle ragazze scomparse.
Gwendy ha sempre pensato di essere l'unica artefice del proprio successo, frutto di tenacia e duro lavoro. Ma forse il suo destino è legato a doppio filo a quella misteriosa scatola. Forse la missione che le era stata affidata non è ancora del tutto compiuta. Forse la attendono nuovi incubi da scongiurare prima di poter dormire sonni tranquilli.

RECENSIONE
Bentornati nella città degli incubi, bentornati a Castle Rock, cittadina che nutre i nostri incubi più peggiori.
Appunto gli incubi!
Ma qui tutto viene narrato tranne che un buon incubo con la sue dose di brividi.
Una storia che ci interroga sul peso del fato e delle nostre decisioni, e sul prezzo che dobbiamo pagare per quelle stesse scelte quando ci portano a realizzare i nostri desideri più profondi.
Gwendy Peterson è ormai adulta, sono passati molti anni dai suoi 12 anni e dalla sua vita a Castle Rock. Ora è una deputata al congresso a Washington e una scrittrice di successo.
Sono passati molti anni dall’ultima volta che ha visto la scatola dei bottoni, che forse le ha cambiato la vita in meglio, perché la scatola sa ricompensare chi si prende cura di lei.
E dopo anni la scatola riappare in un cassetto della sua scrivania nel suo ufficio.

“Un mogano stupendo, di un marrone talmente intenso che Gwendy nota minuscole scintille rosse nella laccatura. È lunga una quarantina di centimetri, larga una trentina e alta circa la metà. Sopra ci sono dei piccoli bottoni, sei in gruppi di due più uno spaiato a ogni estremità. Otto in totale. Quelli appaiati sono verde chiaro e verde scuro, giallo e arancione, blu e viola. Gli altri sono uno rosso e uno nero. C’è anche una levetta per lato e una specie di feritoia in mezzo”.

Ecco non mi sono mai annoiata così tanto nella descrizione di un oggetto!
La storia viene narrata con un tono piatto e senza grandi colpi di scena. Sembra una sequenza di avvenimenti messi uno dietro l’altro senza un minimo di brivido tra le righe della storia.
La storia di base potrebbe essere un buono spunto per una storia da paura: delle ragazzine rapite e nessun indizio su come ritrovarle.
Ma lo scrittore si dilunga troppo sulla vita personale di Gwendy, perdendo di vista lo pseudo mistero che dovrebbe avvolgere il libro.
I personaggi vengono descritti in modo sbrigativo, non vengono approfonditi.
La storia è raccontata anche in modo superficiale, non vengono approfondite molte cose. Ma l'assurdo è che il titolo non c’entra nulla con quello che succede. La fantomatica piuma viene menzionata in poche pagine e subito liquidata e relegata tra le pieghe della storia.
Lo consiglio a chi ha già letto il primo, solo per soddisfare la curiosità.
Buona lettura!
Mediocre
Alla prossima, Ersilia Facciolo.
Il team di Passion For Books. ♥

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