sabato 15 febbraio 2020

Recensione "La notte dei delitti" di Eric Rickstad

Cari romantici, Silva Zenati ha letto "La notte dei delitti" di Eric Rickstad, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: La notte dei delitti
Autrice: Eric Rickstad
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → La notte dei delitti

to be continued...

SINOSSI
Nella remota cittadina di Canaan, nel Vermont, una contesa giudiziaria scuote i sentimenti di pace e amicizia all’interno della piccola comunità. Le tensioni crescono e si risvegliano paure e pregiudizi. Persino gli amici di una vita si ritrovano a scontrarsi l’uno contro l’altro ed è solo questione di tempo prima che la violenza esploda. Quando il corpo di una ragazza adolescente viene ritrovato brutalmente massacrato proprio nella casa di uno degli avvocati coinvolti nel processo, la detective Sonja Test si convince che i due casi siano collegati. Più la giovane e inesperta detective scava a fondo nell’indagine per l’omicidio e più emergono segreti inquietanti, rimasti nascosti per decenni. Da subito appare chiaro che, dietro la facciata idilliaca del paesino immacolato, si nasconde in verità una fitta rete di menzogne, intrighi e perversione. Se davvero vorrà salvare altre vite innocenti, Sonja Test dovrà mettere a repentaglio la sua stessa vita. 

RECENSIONE

In una cittadina del Vermont, Canaan, agitata da venti carichi d'omofobia, Jessica viene uccisa con un colpo di martello in piena fronte. La ragazza perde la vita nello scantinato dell'abitazione di un noto avvocato dove sta preparando il bucato mentre il bambino a cui sta facendo da bebysitter dorme.
Chi può aver ucciso una normalissima quindicenne e perché?
Il delitto ha qualcosa a che fare col fatto che l'avvocato si sta occupando della causa di una coppia gay?
Oppure è stato il ragazzo che frequentava di nascosto proprio in quella casa, arrabbiatosi perché lei voleva dire a tutti che stavano insieme?
E King, il più convinto anti-gay, c'entra qualcosa?
Sarà Richrd North, capo detective della polizia di Stato, coadiuvato suo malgrado dalla detective Sonja Test a dover far chiarezza nel groviglio di bugie, reticenze e mezze verità che il delitto porterà a galla. Ma saranno le intuizioni, le sensazioni apparentemente senza senso di Sonja Test condurci alla verità su quella tragica notte.

“King pescò un mazzo di chiavi dalla tasca dei pantaloni da lavoro e aprì il lucchetto della baracca.
All'interno, contro la parete in fondo, era impilata una serie di cartelli affissi ai paletti per le piante di pomodoro. Kingne afferrò uno, prese un martello, uscì fuori e lo conficcò a fondo nel terreno quasi volesse piantarlo nel cuore di un vampiro. Lo raddrizzò e fece un passo indietro per leggere a voce alta  TAKE BACK VERMONT RIDATECI IL VERMONT”

Questa è l'aria che si respira a Canaan o meglio, è l'aria che King vuole far respirare a più gente possibile e impegna gran parte delle sue ricchezze, che non sono poche, per far sì che succeda. Ma la quindicenne Jessica Cumber che c'entra? È quello che mi sono chiesta subito, ed e' stata questa domanda che mi ha spinto a leggere pagina dopo pagina senza riuscire a mollare  la presa.
Ora, non è facile parlare di un giallo riuscendo a non fornire alcun indizio, a chi lo leggerà, sull'identità dei colpevoli. 
L'intreccio è bello, ben curato, gli indizi sparsi bene, ma ciò che più mi è piaciuto in questo romanzo è il personaggio della detective, Sonja Test. Ma come, direte, cos'ha di speciale? Niente, vi rispondo, proprio niente è una normalissima donna, madre di due bambini, moglie di un artista, spesso in giro a organizzare mostre.

“mentre raggiungeva l'agente Larkin alla porta, Test si chiese come fosse riuscito ad arrivre sulla scena così in fretta e con l'uniforme perfettamente in ordine in una serata in cui, come lei sapeva, non era di servizio. Così la metteva in cattiva luce. Larkin, però, con la sua faccia da ragazzino e il fisico allampanato, viveva in paese e non in collina come lei, a mezzora di distanza. Ed era single, senza filgi e mariti assenti”

Ed è proprio questa normalità che me l'ha fatta amare. Sonia Test ama il suo lavoro e vuole farlo bene, per questo motivo spesso si ritrova a essere ansiosa, a pensare di stare a fare la mossa sbagliata, di dire una parola di troppo o non dire quella giusta, ma va avanti, testarda, anche quando deve oltrepassare qualche limite per poter fare il passo successivo.
Ma, Sonia Test è anche moglie e madre di due bambini, e qui arriva l'altra caratteristica che mi ha fatto amare questo personaggio: uscendo dallo schema detective-matrimonio in crisi, l'autore ci descrive una famiglia serena nonostante gli orari impossibili dei genitori che fanno di tutto per ritagliarsi del tempo con i loro figli, nonostante le corse pazze della mamma, sempre in ritardo, per mantenere la promessa di una pizza insieme. Non solo, Sonja e il marito vogliono un terzo figlio, un messaggio di speranza e di volontà di non arrendersi alle difficoltà di questi anni che sembrano voler affermare che avere un figlio (e figuriamoci due o tre) è la più grossa seccatura che possa capitare.
E, nonostante le sue ansie, Sonja non si fa mai prendere dal panico, non da quello esistenziale, quello che blocca e deprime, ma ogni volta che pensa di aver fatto un errore (e spesso lo pensa ma, in realtà, non l'ha fatto) procede spedita ripromettendosi, magari, di tornare in seguito a riflettere sull'errore se davvero c'è stato.

“Dalla camera in fondo al corridoio, Elizabeth gridò nel sonno «Mamma. Mamma!». Poi tacque..
Nel silenzio rinnovato, Test sentì sopraggiungere le lacrime; lacrime che non c'entravano niente con la bruttezza  e lo squallore del mondo ma scaturivano dalla dolcezza e dalla speranza che lei aveva la fortuna di possedere nella sua vita”

Ecco, questa è la straordinaria donna Sonja Test. Ma, direte voi, non ci parli del giallo? Certo che no! Quello dovrete gustarvelo, cercare gli indizi oppure non cercarli e, semplicemente, seguire i passi dei detective.
La scrittura è fluida, procede armoniosa, il narratore esterno riesce a mostrare il carattere di ogni personaggio perché ognuno di loro finisce, in questo modo, col raccontare se stesso nel bene e nel male quindi ci si trova ben presto al centro di tutte le storie personali dei protagonisti, storie che convergeranno, nel finale, in una unica verità.
Ma Sonja Test, lei merita un'occhiata in più, e spero che l'autore la ritrovi ancora per altri appassionanti thriller
Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Silva Zenati.
Il team di Passion For Books. ♥

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