mercoledì 30 gennaio 2019

#reviewtour Recensione in anteprima "Il profumo delle fresie" di Dario Neri

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto in anteprima "Il profumo delle fresie" di Dario Neri, un romanzo edito Darcy Edizioni in uscita proprio oggi, 30 gennaio.

Titolo: Il profumo delle fresie
Autrice: Dario Neri
Genere: Romanzo
Editore: Darcy Edizioni
Ebook: 0,99€
Disponibile con Kindle Unlimited
Per acquistarlo → Il profumo delle fresie

to be continued...
SINOSSI
La vita di Febe è ormai lontana dalle fantasie che coltivava a vent'anni, poco prima di sposare l'uomo con cui ora non riesce nemmeno più a condividere il letto. Ne ha subite troppe per riuscire a sopportarne gli abbracci sotto le lenzuola, le carezze che nei giorni più scuri si trasformano in schiaffi che le solcano il viso di lacrime. Ed è nelle notti che passa lontano da lui, in silenzio per non farlo svegliare, che sfoga la sua frustrazione sui tasti del computer finché gli occhi non le si inumidiscono. Scrive il romanzo della sua vita e delle sue sconfitte: "Il profumo delle fresie", col sogno di pubblicarlo quando avrà raggiunto un lieto fine. 
Solo i due figli, il timore di non riuscire a prendersene cura, le impediscono di scappare dal marito e la vita di rimpianti che si disperde come il fumo di una sigaretta, di quelle che fuma ogni mattina affacciata al balcone dell'appartamento. Ma è proprio nel ristorante su cui affaccia che lavora il protagonista dei suoi prossimi capitoli: il ragazzo che la spia dal retro del locale mentre scruta il cielo inondandolo di fumo, affascinato dalla sua malinconica bellezza.

RECENSIONE
Ho finalmente letto una storia d’amore adulta, sensibile e originale. Ho trovato assolutamente particolare e molto personale il modo di scrivere di questo autore. Bello l’uso che fa di parole anche desuete e ricercate, alternate ai brevi dialoghi talvolta con forma semi-dialettale.
Il tutto per descrivere, sia situazioni e gesti di vita senza nulla di straordinario, così come sensazioni e sentimenti pieni invece di significato.
Il racconto è breve ed è narrato in terza persona, ma è un concentrato di tutto ciò che una bella storia riesce a lasciare dentro. È l’incontro di due anime di secondo piano, Riccardo e Febe, due personaggi come quelli che di solito stanno sullo sfondo o al margine delle “solite” storie. Qui, incontrandosi e cominciandosi ad annusare, diventano i protagonisti, soprattutto delle loro vite.
Riccardo è un ventiduenne che fa il cameriere, per necessità e non per vocazione, in una bettola che dà sostentamento ai lavoratori dei cantieri in pausa pranzo.

“Quella domenica mattina, la situazione sembrava addirittura più caotica del solito. L’atmosfera calma delle due sale era in antitesi con il trambusto della cucina, scandito a mo’ di metronomo dal rumore delle stoviglie che cozzavano nel lavello. I piatti uscivano a ritmo sostenuto, ma il proprietario del ristorante era comunque in preda a uno dei suoi soliti attacchi d’ira…”

Lavora in questo locale riconoscendone lo squallore e sopportandone l’alienazione quasi come una sorta di punizione autoinflitta per non aver avuto la forza di prendere in mano la sua vita nel momento cruciale alla morte della madre.
Febe, invece, è una trentaduenne con figli, con un marito che la maltratta ignorandola come donna ed essere umano e che lei ha sposato solo per immaturità e desiderio di sfuggire a una realtà lavorativa opprimente.
Lei coltiva segretamente il desiderio di scrivere, atto denigrato e sottovalutato da lui, e proprio come in una sorta di diario Febe riversa nel suo computer tutte le frustrazioni e le paure che vive nella sua realtà.

“Scriveva, rivivendo ogni attimo in cui si era sentita tanto estranea a quel matrimonio; i momenti in cui avrebbe voluto scappare via. Scriveva veloce mentre le scorreva davanti agli occhi il rullino di una vita persa, in cui aveva sempre finito con l’azzittirsi per non peggiorare le cose.”

Bello il modo delicato in cui si conoscono, così come i dialoghi impauriti e imbarazzati che li accompagnano.
L’autore riesce a raccontare una cosa semplice come l’incontro di due esseri, senza ricorrere a una trama articolata o a plot da sceneggiato, ma solo con il sapiente uso delle parole e delle emozioni. Il tutto, a parer mio, con grande eleganza.
Fortemente consigliato a tutti.
Buona lettura!

Bello
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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