martedì 9 ottobre 2018

Recensione "L'ultimo di noi" di Adelaide de Clermont-Tonnerre

Cari romantici, Dorotea Rita Giordano ha letto "L'ultimo di noi" di Adelaide de Clermont-Tonnerre, un romanzo edito Sperling & Kupfer.

Titolo: L'ultimo di noi
Autrice: Adelaide de Clermont-Tonnerre
Genere: Romanzo
Editore: Sperling & Kupfer
Ebook: 9,99€
Cartaceo Flessibile: 10,90€
Cartaceo Rigido: 17,50€
Per acquistarlo → L'ultimo di noi

to be continued...

SINOSSI

Un grande bestseller.
Vincitore del Grand prix du roman de l'Académie Française.

Dresda, 1945. Sotto un diluvio di bombe, una ragazza muore dando alla luce un figlio. Nell'affidarlo alla carità di estranei, consegna loro anche il nome del neonato, come una promessa di futuro.
New York, 1969. Nella Manhattan di Andy Warhol e Jimi Hendrix, un giovane imprenditore rampante è pronto a tutto pur di conquistarsi un posto nel mondo e nel cuore dell'unica donna che è riuscita a farlo innamorare. Lui, Werner, orfano di genitori ignoti, è convinto di poter scrivere la propria vita da zero. Lei, Rebecca, figlia di uno degli uomini più facoltosi d'America, è uno spirito libero. La passione li travolge senza limiti. Ma la felicità ha le ore contate.
Una rivelazione inattesa strappa a Werner quel futuro che credeva di avere già in pugno. C'è qualcosa, nelle sue origini oscure, che rischia di separarlo per sempre da Rebecca. Se vuole davvero lottare per il suo amore, Werner dovrà fare i conti con il passato, ripercorrendo a ritroso la Storia alla ricerca della sua vera identità, la cui unica traccia è cucita da sempre dentro i suoi vestiti di bimbo: «Si chiama Werner Zilch. Non cambiategli il nome, è l'ultimo di noi.»

RECENSIONE
Rebecca e Werner sono due giovani dell'America degli anni d'oro: delle grandi imprese edili, degli investimenti in borsa, dell'arte e della musica dirompente che cambierà la storia. È in questo clima di cambiamenti e innovazione che le loro strade si incrociano. Tra loro scoppia una grande passione, nonostante le differenze sociali: lei figlia di un importante uomo d'affari, artista ricca di estro e amante della libertà, lui un uomo che cerca di affermarsi nell'imprenditorialità newyorchese cercando di conquistare il suo sogno americano. Le loro vite sembrano limpide, ma in realtà sulle loro spalle incombe l'incubo non ancora svanito della seconda guerra mondiale. Werner infatti è stato adottato da una famiglia di americani, ma in realtà si scopre essere di origini tedesche, figlio di uno scienziato che ha collaborato con il Reich. Mentre Rebecca è figlia di un ebrea, imprigionata ad Auschwitz, che non è mai riuscita a dimenticare le barbarie subite, cadendo in uno stato di totale depressione che ha finito per influenzare l'intera vita della figlia.
Rebecca e Werner si scopriranno poco a poco, in un cammino comune fatto di alti e bassi, che cercheranno di portare avanti per scoprire tutta la verità sul loro passato comune. Una lotta la loro, contro un destino che sembra abbia deciso di farli nascere come "nemici" per scelte non loro, ma di un passato che ha segnato l'intera umanità. Grazie all'aiuto di Lauren e Marcus, rispettivamente la sorella e l'amico di Werner, faranno un viaggio tra i ricordi, tra i segreti istituzionali e della storia, per arrivare all'origine di tutto.

«Capisci? Impossibile che su quattro miliardi di persone che vivono su questo pianeta, proprio noi due ci siamo trovati, macchiati di un sangue che ci lega e ci separa per sempre.»

La storia scorre molto facilmente, ed è caratterizzata dall'alternanza del racconto del presente e quello del passato, cioè quello della seconda guerra mondiale. Come un pacco regalo, pagina dopo pagina, si scoprono tutte le carte, per arrivare al nocciolo della storia. Le descrizioni della guerra sono vive, tanto ricche da lasciarti un inquietudine addosso che ti fa rendere conto di come si è fortunati a vivere in un tempo e in una società dove tutto quel dolore, quel terrore e umiliazione dell'essere umano è ormai un ricordo lontano.

«Un tempo pensava che Dio volesse punire il suo popolo per una colpa che lui aveva intuito, ma che si era rifiutato di guardare in faccia. Tuttavia, adesso che la morte lo umiliava cento volte all’ora, e nel peggiore dei modi, non credeva più che Dio avesse voluto una simile sofferenza. Non credeva più che Dio si interessasse ancora a questo mondo, e quella chiesa, verticalità isolata che si staccava dalle macerie, non gli sembrava né un miracolo, né un segno del cielo, ma un’ultima e ripugnante provocazione.»

All'inizio il libro mi è sembrato noioso, ho avuto difficoltà a portare avanti la lettura, ma poi all'improvviso la svolta: sono stata completamente rapita da tutto, dalla storia, dai personaggi e dagli intrecci che si vengono a creare. Sono rimasta piacevolmente sorpresa di apprendere cose sulla seconda guerra mondiale che non sapevo, scoprendo nuovi aspetti, cosa che ha appagato la mia passione per la storia.
Il messaggio dell'autrice è quindi fortissimo, da una parte la denuncia di un avvenimento storico che ha segnato le nostre vite, ma che spesso dimentichiamo perché ormai lontano da noi; allo stesso tempo vi è un inno alla speranza, al cambiamento e alla possibilità di una vita migliore, perché la morte, la crudeltà dell'uomo prima o poi cessa.
Consiglio sicuramente questo libro a chi cerca una storia d'amore bella, appassionata, e anche divertente. A chi, come me, è appassionata di storia, di scoprire nuovi retroscena. Vi immergerete in un mondo che vi cambierà per sempre, avrete una nuova consapevolezza di voi stessi e del mondo in cui viviamo, è un libro che riesce a raggiungere un obiettivo che in pochi conquistano: arricchire l'anima del lettore.
Una scrittura forte, fluida e incisiva.
Buona lettura!

Indimenticabile
Alla prossima, Dorotea Rita Giordano.
Il team di Passion For Books. ♥

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