Titolo: GASTON LEVRE’- le tortionnaire
Autore: Alessia Cucè
Genere: Romance criminale
Prezzo: Ebook 1,99
Disponibile anche in cartaceo e in abbonamento KU
Pagine:300
Data di pubblicazione 3 ottobre
Per acquistarlo → GASTON LEVRE’- le tortionnaire
to be continued...
SINOSSI
Il bisogno di urla e sangue fanno da contrappeso al mio bisogno di dolcezza e delicatezza.
Sono esattamente tanto spietato e crudele quanto delicato e gentile. Un perfetto bilanciamento tra Yin e Yang, tra oscuro e luce, tra demoni e dèi, che devono pesare ugualmente sulla bilancia della mia vita perché io rimanga tranquillo.
In un uomo come Gaston Levrè gli equilibri sono tutto, ma dopo il cambio di rotta dei suoi amici narcotrafficanti decide di rimettersi in gioco e puntare sul commercio di qualcosa che lui ha sempre amato: i diamanti.
Ma l'Africa è un paese insanguinato, pieno di pericoli insidiosi e di ricordi ancora più pericolosi, capaci di far riaffiorare le paure di un uomo che ha sempre avuto due personalità contrastanti dentro: da un lato un perfetto gentiluomo, dall'altro un torturatore spietato e assetato di sangue.
Ma quella stessa terra così piena di morte custodisce anche l'unico diamante prezioso e inestimabile che le tortionnaire abbia mai desiderato: Khoeli.
RECENSIONE
Buongiorno romantici, “Gaston Levrè-le Tortionnaire” è il libro di cui sto per parlarvi
oggi. Scritto da Alessia Cucè, è la storia del temutissimo Gaston Levrè e le
sue abilità di tortura.
Avevo già incontrato Gaston nella storia di Alma e King: sto
parlando della duologia di Narcos che avevo recensito tempo fa. Già da allora
mi era sembrato un personaggio inquietante e spaventoso. La sua storia mi ha
colpita in particolar modo per l’ambientazione e per le tematiche trattate.
Se
credete di avere tra le mani una storia romantica e delicata vi sbagliate di
grosso.
Questa storia parla di dolori
profondi, violenze, maltrattamenti e
ci mostra a parole un mondo che a noi sembra lontano ma in realtà è molto più
vicino di quanto immaginiamo.
“«Non mi
piace l’effetto che ti fa l’alcool. Sembri fragile, normale e in te di
normalità non ne ho mai vista.» Io ero normale. Un ragazzino semplice, fragile,
grato e felice, ma è da tempo che non lo sono più.”
L’Africa è la terra d’origine di Gaston, l’Africa gli ha
tolto la famiglia e l’infanzia. L’Africa è la terra che gli ha mostrato il
gusto di uccidere e di torturare le persone. Ebbene sì, Gaston è detto "Le Tortionnaire" per un motivo: è
abile nell’estorcere informazioni sotto tortura, tanto da avere un vasto arsenale
medievale nella sua lussuosa villa a Cannes.
Ormai stanco della solita vita da narcotrafficante, decide
di dedicarsi al commercio dei diamanti preziosi proprio nella sua terra
d’origine. Non è pronto a ciò che il ritorno nella propria terra gli
riserva: sangue, schiavitù e
terrore.
In questa terra sporca di sangue e dolore incrocia lo
sguardo di una donna che ai suoi occhi appare come il diamante più prezioso.
“A volte
mi illudo sia meglio perdere un braccio o una mano, pur di non farli uccidere,
altre invece mi rendo conto che forse morire sarebbe meglio. Il dolore li
dilania per giorni, le ferite si infettano, la febbre sale e qui di medicine
non ce n’è neppure l’ombra, ma non tentare di salvare un uomo non è contemplato
dai miei pensieri, quindi, seppur io mi renda conto che non sia la scelta
migliore, non riesco a fare finta di nulla.”
Khoeli ha perso
tutto, anche la speranza di un futuro migliore. Questo però non le fa perdere
la forza di aiutare i bambini indifesi
dal crudele destino che li attende. Il come lo fa che è la cosa che la rende
ancora più coraggiosa di quanto immaginassi. Si finge dura con il fucile in
mano e controlla che gli schiavi facciano il loro lavoro pur di riuscire a
salvare qualche vita innocente.
“E lei
sta vedendo prima l’uomo del torturatore e questo mi spaventa. Perché poi, non
ne ho idea. Non ho mai avuto paura del giudizio degli altri, ma con lei è tutto
diverso. Ci sono momenti che mi sembra così calma, altri in cui vedo nei suoi
occhi la stessa rabbia che un tempo mi tormentava. Momenti in cui mostra
pietà, altri in cui è totalmente indifferente. Sembra così simile a me…”
Le hanno
strappato la dignità e sa cosa vuol dire aspettarsi sempre il peggio dalla
vita. Incontrare Gaston, che sembra così lontano dal suo mondo, le scombussola la vita e le convinzioni.
Tra i due nasce
un legame profondo, luminoso e doloroso. Le loro storie si intrecciano e il
loro dolore si mescola. Quello che Khoeli ancora non conosce è la parte più
oscura e sporca di Gaston, una parte essenziale per il suo essere, ma che va in
contrasto con tutto ciò da cui lei fugge.
“Annuso
il suo profumo così forte e deciso, così diverso dagli odori nauseabondi che
sono abituata a sentire e gli afferro la testa, spingendola nell’incavo del mio
collo. Ho bisogno di sentirlo addosso a me, di sentire il suo calore e lui si
lascia guidare in quel gesto eccessivamente intimo ma ristoratore.”
Lo stile di quest’autrice mi ha sorpreso molto.
Non solo è molto abile nel costruire storie a effetto ma è anche molto minuziosa
nelle descrizioni di personaggi e luoghi.
Leggendo “Gaston” si ha la percezione di calpestare l’Africa, di
osservarne i tramonti e la devastazione che l’uomo ha portato.
Gaston, che in
realtà ha un altro nome, è un uomo molto particolare e ambizioso. Proviene
dalla povertà e ha provato la sofferenza sul proprio corpo e sui suoi cari. Brama
vendetta e gode procurando dolore. Crea
un legame con un personaggio inaspettato che subito te ne fa innamorare.
Se all’inizio
ero un po’ spaventata, mi sono subito appassionata alla sua storia, volevo
conoscerlo, approfondirne la sua storia
e trarne tutte le emozioni.
La vera
bellezza di questo romanzo è il personaggio di Khoeli, una guerriera
coraggiosa e impavida. La sua storia è così toccante che mi è servito chiudere
gli occhi un attimo, fare una pausa e poi riprendere la lettura. La sua forza
di volontà e il terrore che ha subito lasciano un segno.
Questo libro
merita tutta l’attenzione possibile e ve lo dice un’amante delle storie d’amore
profonde e delicate, anche se questa non lo è del tutto perché è molto cruda e
sofferente.
Buona lettura!
Indimenticabile |
Il team di Passion For Books. ♥
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