mercoledì 3 ottobre 2018

Recensione in anteprima "GASTON LEVRE’- le tortionnaire" di Alessia Cucè

Buongiorno romantici, Marianna Pucci ha letto in anteprima "GASTON LEVRE’- le tortionnaire" di Alessia Cucè, un romanzo criminale edito Self Publishing.

Titolo: GASTON LEVRE’- le tortionnaire
Autore: Alessia Cucè
Genere: Romance criminale
Prezzo: Ebook 1,99
Disponibile anche in cartaceo e in abbonamento KU
Pagine:300
Data di pubblicazione 3 ottobre
Per acquistarlo → GASTON LEVRE’- le tortionnaire

to be continued...

SINOSSI

Il bisogno di urla e sangue fanno da contrappeso al mio bisogno di dolcezza e delicatezza.
Sono esattamente tanto spietato e crudele quanto delicato e gentile. Un perfetto bilanciamento tra Yin e Yang, tra oscuro e luce, tra demoni e dèi, che devono pesare ugualmente sulla bilancia della mia vita perché io rimanga tranquillo.
In un uomo come Gaston Levrè gli equilibri sono tutto, ma dopo il cambio di rotta dei suoi amici narcotrafficanti decide di rimettersi in gioco e puntare sul commercio di qualcosa che lui ha sempre amato: i diamanti.
Ma l'Africa è un paese insanguinato, pieno di pericoli insidiosi e di ricordi ancora più pericolosi, capaci di far riaffiorare le paure di un uomo che ha sempre avuto due personalità contrastanti dentro: da un lato un perfetto gentiluomo, dall'altro un torturatore spietato e assetato di sangue.
Ma quella stessa terra così piena di morte custodisce anche l'unico diamante prezioso e inestimabile che le tortionnaire abbia mai desiderato: Khoeli.

RECENSIONE
Buongiorno romantici, “Gaston Levrè-le Tortionnaire” è il libro di cui sto per parlarvi oggi. Scritto da Alessia Cucè, è la storia del temutissimo Gaston Levrè e le sue abilità di tortura.
Avevo già incontrato Gaston nella storia di Alma e King: sto parlando della duologia di Narcos che avevo recensito tempo fa. Già da allora mi era sembrato un personaggio inquietante e spaventoso. La sua storia mi ha colpita in particolar modo per l’ambientazione e per le tematiche trattate.
Se credete di avere tra le mani una storia romantica e delicata vi sbagliate di grosso.
Questa storia parla di dolori profondi, violenze, maltrattamenti e ci mostra a parole un mondo che a noi sembra lontano ma in realtà è molto più vicino di quanto immaginiamo.

“«Non mi piace l’effetto che ti fa l’alcool. Sembri fragile, normale e in te di normalità non ne ho mai vista.» Io ero normale. Un ragazzino semplice, fragile, grato e felice, ma è da tempo che non lo sono più.”

L’Africa è la terra d’origine di Gaston, l’Africa gli ha tolto la famiglia e l’infanzia. L’Africa è la terra che gli ha mostrato il gusto di uccidere e di torturare le persone. Ebbene sì, Gaston è detto "Le Tortionnaire" per un motivo: è abile nell’estorcere informazioni sotto tortura, tanto da avere un vasto arsenale medievale nella sua lussuosa villa a Cannes.
Ormai stanco della solita vita da narcotrafficante, decide di dedicarsi al commercio dei diamanti preziosi proprio nella sua terra d’origine. Non è pronto a ciò che il ritorno nella propria terra gli riserva: sangue, schiavitù e terrore.
In questa terra sporca di sangue e dolore incrocia lo sguardo di una donna che ai suoi occhi appare come il diamante più prezioso.

“A volte mi illudo sia meglio perdere un braccio o una mano, pur di non farli uccidere, altre invece mi rendo conto che forse morire sarebbe meglio. Il dolore li dilania per giorni, le ferite si infettano, la febbre sale e qui di medicine non ce n’è neppure l’ombra, ma non tentare di salvare un uomo non è contemplato dai miei pensieri, quindi, seppur io mi renda conto che non sia la scelta migliore, non riesco a fare finta di nulla.”

Khoeli ha perso tutto, anche la speranza di un futuro migliore. Questo però non le fa perdere la forza di aiutare i bambini indifesi dal crudele destino che li attende. Il come lo fa che è la cosa che la rende ancora più coraggiosa di quanto immaginassi. Si finge dura con il fucile in mano e controlla che gli schiavi facciano il loro lavoro pur di riuscire a salvare qualche vita innocente.

“E lei sta vedendo prima l’uomo del torturatore e questo mi spaventa. Perché poi, non ne ho idea. Non ho mai avuto paura del giudizio degli altri, ma con lei è tutto diverso. Ci sono momenti che mi sembra così calma, altri in cui vedo nei suoi occhi la stessa rabbia che un tempo mi tormentava.  Momenti in cui mostra pietà, altri in cui è totalmente indifferente. Sembra così simile a me…”

Le hanno strappato la dignità e sa cosa vuol dire aspettarsi sempre il peggio dalla vita. Incontrare Gaston, che sembra così lontano dal suo mondo, le scombussola la vita e le convinzioni.
Tra i due nasce un legame profondo, luminoso e doloroso. Le loro storie si intrecciano e il loro dolore si mescola. Quello che Khoeli ancora non conosce è la parte più oscura e sporca di Gaston, una parte essenziale per il suo essere, ma che va in contrasto con tutto ciò da cui lei fugge.

“Annuso il suo profumo così forte e deciso, così diverso dagli odori nauseabondi che sono abituata a sentire e gli afferro la testa, spingendola nell’incavo del mio collo. Ho bisogno di sentirlo addosso a me, di sentire il suo calore e lui si lascia guidare in quel gesto eccessivamente intimo ma ristoratore.”

Lo  stile di quest’autrice mi ha sorpreso molto. Non solo è molto abile nel costruire storie a effetto ma è anche molto minuziosa nelle descrizioni di personaggi e luoghi.
Leggendo “Gaston” si ha la percezione di calpestare l’Africa, di osservarne i tramonti e la devastazione che l’uomo ha portato.
Gaston, che in realtà ha un altro nome, è un uomo molto particolare e ambizioso. Proviene dalla povertà e ha provato la sofferenza sul proprio corpo e sui suoi cari. Brama vendetta e gode procurando dolore. Crea un legame con un personaggio inaspettato che subito te ne fa innamorare.
Se all’inizio ero un po’ spaventata, mi sono subito appassionata alla sua storia, volevo conoscerlo, approfondirne la sua storia e trarne tutte le emozioni.
La vera bellezza di questo romanzo è il personaggio di Khoeli, una guerriera coraggiosa e impavida. La sua storia è così toccante che mi è servito chiudere gli occhi un attimo, fare una pausa e poi riprendere la lettura. La sua forza di volontà e il terrore che ha subito lasciano un segno.
Questo libro merita tutta l’attenzione possibile e ve lo dice un’amante delle storie d’amore profonde e delicate, anche se questa non lo è del tutto perché è molto cruda e sofferente.
Buona lettura!

Indimenticabile
Alla prossima, Marianna Pucci.
Il team di Passion For Books. ♥

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