venerdì 28 settembre 2018

Recensione "Non tutti gli uomini vengono per nuocere" di Federica Bosco

Cari romantici, Annalisa Vernazza ha letto "Non tutti gli uomini vengono per nuocere" di Federica Bosco, un romanzo edito Mondadori.

Titolo: Non tutti gli uomini vengono per nuocere
Autrice: Federica Bosco
Genere: Contemporary Romance
Editore: Mondadori
Ebook: 7,99€
Cartaceo: Cop.Rig.: 17,00€ Cop.Fles.: 10,62€
Per acquistarlo → Non tutti gli uomini vengono per nuocere

to be continued...

SINOSSI
Avete presente quei momenti della vita in cui qualcosa inizia a non funzionare, e in un attimo sembra trascinarsi dietro tutto il resto? Ecco, prendete Cristina: per una diabolica serie di coincidenze nel giro di ventiquattr'ore perde il lavoro, la casa e il fidanzato. E se pure non c'è dubbio che certi fidanzati sia meglio perderli che trovarli, scovarne uno decente dopo i trent'anni sembra un'impresa più disperata che cercare un lavoro. Così Cristina si ritrova a vivere con il fratello e i genitori - che da quarant'anni si amano pazzamente e si chiamano fra loro "Cip" e "Ciccetta" -, a dover fare "l'inviata imbranata" in una trasmissione televisiva in diretta nazionale... e, come se non bastasse, a scoprire che il giovane medico del pronto soccorso che sin dal primo incontro l'ha folgorata è una meta irraggiungibile.
Nemmeno i consigli di Carlotta, l'amica maestra di yoga e dispensatrice di amorevole saggezza, riescono a impedire che Cristina perda definitivamente il baricentro, infilandosi in una serie di situazioni sempre più complicate. Ma la realtà non è mai come sembra, e la vita le riserva ancora molte, moltissime sorprese...
Perché spesso è necessario andare a sbattere contro il muro delle proprie ambizioni, perdersi nella selva delle proprie paure, fermarsi a riprendere fiato, per scoprire che la felicità è nascosta dove non la andremmo mai a cercare. Solo abbandonando ogni certezza si impara a cavalcare l'onda, anziché farsene travolgere... e solo smettendo di cercare finalmente troveremo.
Una galleria di personaggi nella quale ognuno riconoscerà un pezzo della propria vita - da Supplì, gatto obeso e traditore, a pretendenti assillanti e noiosi al punto che indurrebbero al suicidio "anche il pupazzo Carletto dei Sofficini Findus" -; un affilato e appassionato ritratto del mondo di oggi; e, soprattutto, una protagonista capace di farci entrare dentro ai suoi sogni. Reduce da una straordinaria serie di successi editoriali, Federica Bosco ci regala un nuovo romanzo colmo di un'autenticità, di uno humour, di un'energia strepitosamente contagiosi.

RECENSIONE

Questa storia comincia con la protagonista Cristina al pronto soccorso durante una lavanda gastrica perché pareva avesse tentato il suicidio.
In realtà, delusa dall'ex fidanzato beve parecchio mirto e ingoia qualche pasticca di valeriana, inviando un messaggio catastrofico all'ex, che pensa il peggio.
Ma in questa disavventura Cristina conosce MM, alias Marco Montecchi, medico di pronto soccorso che sembra il suo uomo ideale. Peccato però che il bel dottorino sia fidanzatissimo felicemente.
E da adesso in poi per la nostra eroina, solo disavventure...
Licenziata dal lavoro, senza casa, rientrata all'ovile dai suoi genitori, e con il bel MM che cerca di metterla con il suo amico e collega Alberto, che non ha senso dell'umorismo e riesce solo a insultare le persone senza neanche accorgersene.
Il suo ex Lorenzo intanto fa la sua ricomparsa, e sembra finalmente essere diventato un uomo degno di nota, anche se purtroppo il suo sentimento per Marco non diminuisce, anzi, cresce sempre di più.
Ciliegina sulla torta, Cristina viene riassunta nel vecchio canale televisivo dove lavorava prima, ma come inviata, in situazioni a dir poco imbarazzanti.
Ma è grazie alla sua amica Carlotta, insegnante di Yoga molto zen, che la aiuterà a capire veramente cosa vuole fare nella sua vita.

"Quindi vorresti dire che è sbagliato scrivere una lettera di venti pagine, spedirle fiori e regalarle cofanetti coi dvd del suo regista preferito?" risponde stizzito.
"Dipende se la persona ha voglia di leggersi venti pagine o guardarsi tutti quei film" replico chiedendomi dove diavolo sia finita la mia macchina

Scritto in prima persona dal punto di vista della nostra protagonista, Federica Bosco riesce a creare un romanzo leggero, frizzante e divertente, con un narrazione molto fluida e umoristica.
La protagonista è ironica, divertente e molto sfortunata sia nel lavoro che in amore.
Le situazioni che vive la portano a essere molto confusa su quello che prova e quello che vuole, ma sarà il suo quasi toccare il fondo che la farà riflettere veramente, e da lì riuscirà a risalire e a trovare la sua strada.
In tutto questo grandissimo impatto ha Marco, MM, che farà perdere completamente la testa a Cristina, ma riuscirà a indirizzarla nella direzione giusta. Su questo personaggio l'autrice non si è  mai sbottonata troppo, o meglio, vedendo gli eventi con gli occhi di Cristina, i pensieri di lui non vengono percepiti, ci sono momenti in cui i suoi atteggiamenti avrebbero fatto ben sperare, ma ho sentito molto la mancanza del suo punto di vista.

"Carlo, non me ne intendo molto, ma credo che l'amore sia questo: far entrare armoniosamente l'altra persona nella nostra vita, senza né escluderla né metterla al centro di tutto... o almeno questa è la teoria, la pratica non la conosco nemmeno io, ma di certo ci vuole un po' di tempo per trovare il giusto equilibrio. Non è che ti sei pentita, vero?" le chiedo pensando alla profezia di mia madre.
"No, no al contrario"

L'amico medico e la fidanzata di MM sono personaggi molto ben riusciti, che non appesantiscono la storia, e anzi, Stefania, la fidanzata di Marco, è quasi impossibile odiarla.
Mentre, Alberto, l'amico medico, vorresti picchiarlo dalla sua prima comparsa, fino quasi all'ultima! Per questo motivo secondo me sono dei personaggi chiave.

L'ultima cena.
L'ultima volta in cui mi concederò di immaginarmi al fianco di MM.
Ed è un po' come scoprire di essere diventato celiaco e mangiare una focaccia per l'ultima volta, prima di eliminare per sempre il glutine dalla tua vita. 
Ecco, MM è il mio glutine. Lo inventeranno un vaccino, un giorno?

Leggendo questo libro mi sono divertita tantissimo, e comunque vengono toccati temi molto importanti, ma senza esagerare troppo o minimizzare. Il fatto che i protagonisti siano personaggi "normali", rende la storia ancora migliore. La protagonista riesce finalmente a uscire da un loop di sfortuna in cui aveva perso le speranze e l'amore, ma risollevandosi ti arriva un messaggio di positività che alleggerisce la giornata.
Se cercate una lettura frizzante e simpatica, scritta molto bene, questo libro è quello che fa per voi.
Buona lettura!

Bello
Alla prossima, Annalisa Vernazza.
Il team di Passion For Books. ♥

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