mercoledì 4 luglio 2018

Recensione "Ti faranno del male" di Andrea Ferrari

Cari romantici, Giada Bertone ci parla di "Ti faranno del male" di Andrea Ferrari, un romanzo edito Edizioni Leucotea.

Titolo: Ti faranno del male
Autore: Andrea Ferrari
Genere: Romanzo
Editore: Edizioni Leucotea
Ebook: 5,99€
Cartaceo: 10,96€
Per acquistarlo → Ti faranno del male

to be continued...

SINOSSI
Andrea vive in un appartamento protetto del servizio di salute mentale, dentro cui trascorre le proprie giornate quando non lavora come magazziniere o riflette sulla sua condizione vagando per la città. Ormai le donne sono per lui una chimera, non coltiva amicizie e ha una condizione economica precaria. L’uomo è rinchiuso in se stesso e affranto; neanche la pubblicazione del suo primo romanzo, gli dona speranza. Dopo essersi ritrovato, suo malgrado, a vivere in tre diversi ospedali psichiatrici, l’arrivo di Carolina cambierà la sua vita. Questa ragazza dalle vedute antisemite e dai comportamenti particolari, lo condurrà verso situazioni difficili da affrontare. Un romanzo che esaspera la naturale condizione dell’uomo: perché se tutto può andare per il verso sbagliato, quasi sicuramente accadrà. L’opera, seppur inventata, tratta in alcuni casi argomenti ed emozioni vissuti in prima persona dall’autore.

RECENSIONE
Cari lettori, oggi sono qui per recensire "Ti faranno del male" di Andrea Ferrari.
Andrea, il protagonista, è un uomo irrequieto e ansioso. Ha dei disturbi che lo portano a sviluppare ansie, allucinazioni e fissazioni.
Ma non è pazzo, è un uomo che vive su un'altalena, dondolandosi tra gli alti e bassi della sua esistenza. Noi lettori veniamo catapultati nella sua vita, tramite questo libro abbiamo la possibilità di conoscerne un pezzo. Scopriamo così che Andrea è impacciato con le donne e che ha con loro un rapporto particolare: spesso si aspetta di avere solo storie di sesso da loro, a volte prova affetto, ma per un motivo o per l'altro va a finire sempre male.

"Forse la vita mi aveva schiacciato e, questo le donne lo fiutano."

È un romanzo breve, che si legge velocemente, molto scorrevole e scritto in prima persona. Lo stile è in sintonia con la vicenda: il ritmo è incalzante, infatti, diventa così veloce, da diventare quasi opprimente. Questa non è assolutamente una nota negativa, anzi, è una scelta che permette di entrare ancora di più nell'ottica del protagonista.

"Avevo dei pensieri ossessivi, giravo per la stanza come una trottola tossica in preda delle proprie allucinazioni."

Questo libro ha una connotazione psicologica. Mi ha colpita Andrea, un personaggio totalmente realistico, che definirei altalenante, come il suo carattere, i suoi sbalzi di umore, la sua sessualità, la sua carriera lavorativa. È un continuo su e giù tra motivazione e noia, realizzazione e crollo, energia e depressione, compagnia e solitudine.
Pur essendo un libro diretto e scritto con un linguaggio facilmente comprensibile, l'ho trovato complesso proprio perché Andrea è complesso. È un mix di personalità, ed emergono tutte le sfumature della sua persona.

"Niente nella mia vita ormai aveva toni reali, ogni ricordo era stato falsato dalle frottole che mi avevano raccontato gli psichiatri."

I temi salienti sono l'inadeguatezza, il disagio e la ricerca della pace interiore. Andrea spesso sente un senso di inadeguatezza e quindi cambia radicalmente qualcosa della sua vita, che sia il lavoro o che sia la partner.
Vive una situazione di disagio con se stesso, incolpa i suoi genitori per la condizione in cui vive ma non viene snocciolato bene il concetto. Forse perché Andrea stesso non se lo spiega.
Infine cerca la sua pace interiore, che spera di ottenere avendo una stabilità sentimentale ed economica, ma una volta raggiunta non giova a suo favore.
A un disagio interiore si aggiunge lo stress causato da fattori esterni: ingiustizie che è costretto a subire, morti di due donne a lui care, il ricovero all'ospedale psichiatrico e gli psichiatri stessi, che gli somministrano tanti medicinali e distorcono la realtà, rendendolo confuso.
Leggendo questo libro ho percepito tra le righe il senso di agitazione e inquietudine del protagonista, mi sono sentita sopraffatta dalla sue sventure. Quando tutto stava migliorando, eccolo lì un nuovo crollo emotivo in agguato in grado di distruggere tutto.

"Maturai la convinzione che i rapporti umani sono caratterizzati dalla mobilità, che nessuno ti starà mai vicino, per sempre."

Nella trama del libro c'è scritto che pur essendo una storia inventata, l'autore ha provato in prima persona certe emozioni. Ecco, questa caratteristica l'ho percepita molto. Tra le righe, sono riuscita a captare un realismo spiccato, c'era un fondo di verità, come se lo scrittore Andrea Ferrari e il personaggio Andrea quasi si fondessero in alcuni punti.
Questa lettura mi ha fatta riflettere sul fatto che al giorno d'oggi è facile cadere nelle nostre stesse trappole mentali, perché un po' tutti ci sentiamo oppressi dalla società, dal nostro vissuto e spesso non è facile districarsi nel senso di ansia e depressione.
Andrea ci prova, ci riesce, poi fallisce. Si rialza e ci riprova. In eterno.

"Se quello che ho passato si può chiamare vita, io non lo so."

Consiglio questo breve romanzo, soprattutto a chi vuole una lettura cruda, realistica, ma anche molto profonda.
Consigliatissimo a chi ama il genere narrativo-psicologico.
Buona lettura!

Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

1 commento: