sabato 14 aprile 2018

Recensione "La casa dei sopravvissuti" di Kim Brooks

Buongiorno Romantici!
Alexandra Blandino ci parla de La casa dei sopravvissuti di Kim Brooks, un romanzo storico edito Newton Compton Editori.

Titolo: La casa dei sopravvissuti
Autrice: Kim Brooks
Genere: Romanzo Storico
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 1,99 euro
Cartaceo: 8,50 euro
Per acquistarlo → La casa dei sopravvissuti

to be continued...

SINOSSI
Quando la guerra è vicina nessuno può fingere di non vederla
Erano ebrei in fuga dalla deportazione: lui li salvò

Alla vigilia del coinvolgimento degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, in America cominciano a nascere organizzazioni che riuniscono chi desidera aiutare gli ebrei in fuga dall’Europa sconvolta dal nazismo, gli stessi che vengono respinti dalle coste statunitensi come migranti indesiderati. È l’estate del 1941 quando Abe Auer, un immigrato russo, accetta di accogliere nella sua proprietà una rifugiata europea, Ana Beidler. Intorno a loro, la comunità ebraica americana si divide tra chi ha scelto di ignorare le atrocità che vengono commesse oltreoceano e chi invece vorrebbe intervenire, anche combattendo in prima persona contro Hitler. Ma quando una popolare sinagoga di Manhattan viene incendiata, nessuno può più fingere di non vedere che la guerra è sempre più vicina. La casa dei sopravvissuti racconta la paura e il coraggio, la determinazione e l’angoscia di chi si è trovato a lottare per la propria vita, per il proprio diritto a fuggire la disperazione e la guerra.

RECENSIONE
Finalmente dopo tanti giorni ho terminato La casa dei sopravvissuti di Kim Brooks. La lettura è stata molto travagliata e non sono riuscita ad apprezzarla del tutto.
Il libro è scritto bene, l’ho trovato a tratti complicato, faticoso e dovevo rileggere più volte le varie righe per stare dietro al discorso.
Se, come me, credete di imbattervi in un semplice romanzo che tratta di ebrei e che racconti il vero, ne rimarrete delusi. È comunque un libro interessante e profondo, un romanzo che rivela l’altra faccia della medaglia che non siamo abituati a leggere.
È facile rimanere distanti dal dolore, dal male, quando non ci coinvolge in prima persona. Magari ci si pensa, ma poi si dimentica quello che è successo continuando la propria vita.

"Leggeva una lettera o il racconto di un testimone oculare su un giornale e subito provava un senso di impotenza e di terrore, come la sensazione di cadere nello spazio, sempre più in fretta, verso l’ignoto, verso una catastrofe imperscrutabile. Poi, però, chiudeva il giornale o infilava la lettura in un cassetto e la sensazione passava."

Non vi dico che sto trovando serie difficoltà a scrivere la recensione e trovare le prole adatte.
Uno dei protagonisti, Abe Auer, immigrato russo, accetta di accogliere in casa propria una rifugiata americana, Ana Beidler, e vi dico subito che a pelle questa seconda protagonista non mi ha convinto per niente.
La comunità è divisa in due, chi ignora e chi vorrebbe intervenire fermando le atrocità che si stanno commettendo oltreoceano, ma quando una popolare sinagoga di Manhattan viene incendiata, nessuno può più fingere di non vedere che la guerra è sempre più vicina.

"Certo. C’è sempre qualcosa che si può fare. La domanda è se lo faremo o no. È una questione di volontà, non di capacità."

Il romanzo, come scritto prima è molto travagliato, affronta temi profondi e mi sento di fare i complimenti all’autrice. Non è semplice scrivere così bene di qualcosa che non si è vissuto (per fortuna) in prima persona.
Mi sono ripromessa di rileggere questo romanzo magari in estate, con la mente più serena e meno stress intorno per apprezzarlo in pieno, cosa che ora non sono riuscita a fare.
Non do assolutamente un giudizio negativo perché non trovo nulla che non vada. La lettura anche se non scorrevolissima è comunque fluente e senza errori.
È un romanzo impegnativo che vale la pena leggere.
Il finale non è scontato, anche se di vero finale non si tratta visto che è più un ricordo.

"Così va la vita, rifletté. C'è sempre il rovescio della medaglia. Forze su forze contrapposte ad altre forze. Obblighi e desideri. Nulla di semplice e nulla di tragico. Hai retto l’urto e te la sei cavata discretamente."

Vi consiglio di leggerlo.
Buona lettura!

Bello
Alla prossima, Alexandra Blandino.
Il team di Passion For Books. ♥

2 commenti:

  1. Ciao dalla copertina sembrava un libro abbastanza leggero, ma da quanto dici la realtà è diversa dalle aspettative.
    Io personalmente ogni tanto sento il bisogno di leggere un romanzo che tratta di questo argomento così delicato, è un modo per ricordare. Me lo segno per il futuro.
    A presto,
    Annalisa
    Lettrice di Libri

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  2. Ciao Annalisa, no, non è leggero per niente ma è comunque un bel libro. Anche io ogni tanto sento la necesità di leggere romanzi simili...Un bacio

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