giovedì 28 novembre 2019

Recensione "55" di James Delargy

Buonasera romantici, Giada Bertone ha letto "55" di James Delargy, un thriller edito Rizzoli.

Titolo: 55
Autore: James Delargy
Genere: Thriller
Editore: Rizzoli
Per acquistarlo → 55

to be continued...
SINOSSI
A Wilbrook non c'è quasi nulla. Pochi abitanti, qualche casa, una chiesa. Strade polverose bruciate dal sole, come in un vecchio film western. E lì dietro, sull'altopiano di Gardner's Hill, caleidoscopiche sequenze di alberi e rocce affilate come lame disorientano chi passa; un esperimento di Dio, per mettere alla prova la capacità di adattamento dell'uomo alla natura. Ancora non ci crede, Gabriel, di essere riuscito a scappare. Di avere trovato una via di fuga giù per l'altura ed essere arrivato in quella sperduta stazione di polizia per raccontare la storia agghiacciante delle sue ultime ore: le catene ai polsi, il capanno nel bosco, lo psicopatico di nome Heath che voleva fare di lui la sua cinquantacinquesima vittima. Mai, in tanti anni di servizio nel paesino immobile di Wilbrook, annidato nell'entroterra australiano, il sergente Chandler Jenkins ha dovuto ascoltare un racconto del genere. Ma quando nel suo ufficio mette piede un altro uomo ferito, insanguinato, che dice di chiamarsi Heath e di essere stato sequestrato da un maniaco di nome Gabriel, sono due i racconti straordinari. La verità, però, è una sola, e Jenkins la deve trovare mettendosi sulle tracce quasi scomparse di un passato ancora irrisolto. E noi con lui ci avventuriamo sull'altopiano, sentiamo il caldo che scioglie la pelle e la terra che crepita sotto i piedi mentre camminiamo lungo sentieri vertiginosi e riarsi, infidi come certi segreti.

RECENSIONE
Cari romantici, in questi ultimi giorni ho letto "55" di James Delargy e sono qui per parlarvene. Chandler è il tenente di Wilbrook, un paese isolato e retrogrado in Australia Occidentale. In un posto del genere non succede mai nulla e tutto si riduce ai pochi abitanti che lo abitano. Un giorno, però, la vita di Chandler viene sconquassata dall'arrivo di Gabriel, un giovane uomo che si è salvato miracolosamente da un pericoloso psicopatico, che l'aveva precedentemente rapito sulla collina nei pressi della città. Una vasta collina in cui la foresta è fitta e le rocce aguzze, un vero e proprio test di sopravvivenza per l'uomo. La vera sfida, in realtà, è stata fuggire dallo spiegato Healt, che voleva a tutti i costi ucciderlo, facendolo diventare la sua vittima numero 55. Cosa significa? Chandler lo ascolta e lo aiuta. Dopo poco, però, alla stazione di polizia si presenta un certo Healt, che racconta la stessa versione di Gabriel. È ovvio che uno dei due sta mentendo, ma chi? E perché? Due personaggi molto diversi, due antipodi, uniti dalla stessa versione dei fatti. Chandler sarà costretto a chiamare i rinforzi e si troverà a doversi confrontare con Mitch, un vecchio collega con cui condivide un passato burrascoso. Le indagini saranno tutt'altro che semplici e vecchi segreti faranno la loro comparsa, un poco alla volta.
"C'erano uno due uomini, ciascuno dei quali sosteneva di essere stato aggredito dall'altro. Uno l'avevo messo in della, l'altro l'aveva lasciato andare. Chi diceva la verità? Chi, secondo lui, diceva la verità?"

Mi sono trovata davanti a una raccolta di ben cinquantacinque capitoli, un numero non casuale, come intuirete. Capitoli che sono volati alla velocità della luce, uno dopo l'altro senza che me ne rendessi conto. Per me è stata una lettura molto scorrevole, dotata di una grande suspense e di un ritmo serrato. Di solito, ci metto un po' prima di entrare in sintonia con la vicenda. Mi capita raramente che ciò accada da subito, eppure questa volta è stato proprio così: già durante le prime pagine mi sono sentita rapita dal mistero da risolvere. La narrazione in terza persona racconta principalmente i fatti del presente, secondo il punto di vista di Chandler. Ci sono poi alcune pagine dedicate al passato, che raccontano ciò che è successo nel lontano 2002. Passato e presente si fondono, mentre il protagonista tenta in ogni modo di risolvere l'enigma a cui viene sottoposto: due uomini, due versione uguali, un assassino. Per quanto riguarda i personaggi, sono tutti ben caratterizzati, anche quelli secondari. Chandler mi ha ispirato fiducia; è astuto, rassicurante, ma anche molto umano. Sono riuscita ad apprezzarlo dall'inizio alla fine e mi sono chiesta cosa avrei fatto io al suo posto.
"<<C'è tanto dolore in questa foresta, Chandler, dolore che è stato caricato sulle mie spalle...>>"

La storia è decisamente avvincente e ricca di colpi di scena. Non c'è mai un momento di noia o di monotonia, perché un nuovo improvviso fatto spiazza la calma appena conquistata. A ogni pagina che voltavo, mi chiedevo cosa sarebbe successo. Come a ogni thriller che leggo, ho tentato di farmi un'idea sul colpevole e sul movente. Devo dire di aver avuto buone intuizioni, ma la verità si fa densa di dettagli inimmaginabili. Mi sono sentita catturata e coinvolta nel caso, come se fossi davvero presente. Le ambientazioni sono facilmente evocabili e suggestive; non avevo mai letto un libro ambientato in Australia, una scelta sicuramente originale. L'asprezza del paesaggio si fa sentire prepotentemente, diventando parte integrante di un intreccio complesso, difficile da risolvere. Si parla di religione, di traumi, di vendette, di disturbi mentali. Temi che vengono snocciolati lentamente, mentre la suspense sale. Questo libro mi ha spinta a riflettere su quanto possa danneggiarsi la mente umana in seguito a esperienze traumatiche. Si tratta di una storia inventata, eppure il nostro cervello può essere una macchina meravigliosa, quanto pericolosa.
"<<Anch'io mi lasciano trasportare dal destino, ma poi ho capito che come timoniere è inesperto quando me. Che motivo avevo di farmi comandare da lui, se potevo domandarmi da me?>>>"

Leggere questo romanzo mi ha fatta emozionare non poco. Ho provato inquietudine, ansia, aspettativa; sono stata travolta dalla curiosità e dalla suspense. Volevo a ogni costo saperne di più ogni volta e non vedevo l'ora di immergermi tra le sue pagine.
"55" è l'esordio di James Delargy; a mio avviso, un grande esordio!


Mi è piaciuto molto il suo stile diretto e fluido, così come l'idea in sé del romanzo e il modo in cui viene sviluppata. Staccarsi dalla lettura era quasi impossibile.

Ho avuto ben chiaro fin da subito che mi sarei trovata davanti a una lettura meritevole. Avrei dato il voto più alto nella valutazione, perché sarebbe stato impossibile dimenticare un romanzo così originale. Ma... C'è un ma!
Proprio sul bello, quando ormai il lettore è un tutt'uno con la vicenda, c'è il finale: brusco e improvviso. L'ho riletto ben tre volte per essere sicura di non essermi persa nulla. Non potevo credere che la narrazione venisse interrotta in modo così improvviso.

Nei thriller, non sono un'amante dei finali aperti, a meno che non venga immediatamente chiarito che si tratta di una serie. Mi piacciono i casi che vengono risolti, nel bene o nel male.

Sono rimasta fortemente spiazzata.
La cosa positiva è che c'è stato un grande effetto sorpresa: mai mi sarei immaginata una chiusura del genere.
Se invece la storia si chiude davvero così, allora si tratta di un finale aperto, in cui è la mente del lettore a decidere come andrà a finire. Non mi sarebbe difficile trovare un finale a questa storia, ma avrei preferito che lo facesse l'autore.
Non so se ci sarà un seguito, spero di sì.
Rispetto la sua scelta, perché sicuramente ci sono dei motivi dietro a questo finale.
Purtroppo, per quanto il libro sia stato bellissimo, non sono riuscita a non farmi condizionare da questa "tragica" fine.
Personalmente, avrei apprezzato maggiormente una spiegazione in più o almeno qualche dettaglio che facesse intuire qualcosa.
Non posso dunque assegnargli il massimo dei voti, ma è innegabile la bellezza di questo thriller.
"55" è un libro originale, unico, travolgente. La sua trama fitta e intricata vi terrà incollati alle pagine. Una storia spietata, realistica, coinvolgente, che unisce passato e presente, verità e menzogna, innocenza e colpevolezza, vendetta e purificazione, Bene e Male.

"<<Ci pensi un po': la tristezza si sopporta, ma.la felicità non si apprezza.>>"

Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo a tutti gli amanti del thriller perché ne rimarrete piacevolmente stupiti.
Per me è stato meraviglioso!
"<<Voleva farmi diventare il cinquantacinque.>>"

Buona lettura!

Magnifico
Alla prossima, Giada Bertone.

Il team di Passion For Books. ♥

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