Titolo: Tutto il mare è nei tuoi occhi
Autrice: Silvia Ciompi
Genere: New Adult
Editore: Sperling & Kupfer
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to be continued...
SINOSSI
«Allora, andiamo?»
«Dove, stavolta?»
«Alla fine del mondo.»
Ci sono persone che vedi una volta e ti lasciano subito il segno, come se ti firmassero la pelle con il loro nome e si mischiassero alle tue molecole. Bolognini Mirko, detto Bolo, è una di quelle. Con i suoi tatuaggi sbiaditi, i ricci scombinati e il sorriso più strafottente dell'universo, è entrato nella vita di Gheghe senza avvisare, un pomeriggio d'inverno, mentre fuori il cielo grigio minacciava pioggia, e da lì non è più andato via. E Gheghe non si è nemmeno resa conto di quello che stava succedendo, troppo presa a viverla, la vita, per avere paura. Nessuno dei due aveva mai pensato che amare qualcuno potesse essere così. Così bello, così vero, così pieno di risate, di baci e così doloroso. Anche adesso che sono passati mesi dal loro addio, ogni volta che i loro sguardi s'incrociano è un cortocircuito. Come se nulla fosse cambiato e toccarsi fosse ancora inevitabile. Entrambi sanno di essere troppo diversi per stare insieme: lui fedele da sempre soltanto alla curva dello stadio, perché è lì che ha imparato a camminare, a correre, a guidare il tifo e a prendersi a pugni; lei ai suoi libri, perché è lì che ha iniziato a sognare. Ma l'amore non si può controllare, arriva dritto come un colpo ben assestato che non ti aspetti. Un amore inatteso e travolgente, che sa mordere la vita, come solo a vent'anni si può fare.
«Dove, stavolta?»
«Alla fine del mondo.»
Ci sono persone che vedi una volta e ti lasciano subito il segno, come se ti firmassero la pelle con il loro nome e si mischiassero alle tue molecole. Bolognini Mirko, detto Bolo, è una di quelle. Con i suoi tatuaggi sbiaditi, i ricci scombinati e il sorriso più strafottente dell'universo, è entrato nella vita di Gheghe senza avvisare, un pomeriggio d'inverno, mentre fuori il cielo grigio minacciava pioggia, e da lì non è più andato via. E Gheghe non si è nemmeno resa conto di quello che stava succedendo, troppo presa a viverla, la vita, per avere paura. Nessuno dei due aveva mai pensato che amare qualcuno potesse essere così. Così bello, così vero, così pieno di risate, di baci e così doloroso. Anche adesso che sono passati mesi dal loro addio, ogni volta che i loro sguardi s'incrociano è un cortocircuito. Come se nulla fosse cambiato e toccarsi fosse ancora inevitabile. Entrambi sanno di essere troppo diversi per stare insieme: lui fedele da sempre soltanto alla curva dello stadio, perché è lì che ha imparato a camminare, a correre, a guidare il tifo e a prendersi a pugni; lei ai suoi libri, perché è lì che ha iniziato a sognare. Ma l'amore non si può controllare, arriva dritto come un colpo ben assestato che non ti aspetti. Un amore inatteso e travolgente, che sa mordere la vita, come solo a vent'anni si può fare.
RECENSIONE
Gheghe non ricorda cosa vuol dire
condurre una vita normale, dopo l’incidente la sua normalità è la clinica, quando
la sua strada si incrocia con quella di Bolo, una parte di lei nascosta torna
alla luce, ma il suo corpo è già pieno di cicatrici sia fisiche che emotive e
se Bolo ferisse una parte di lei ancora indenne, il suo cuore?
La vita di Bolo è sempre stata lineare,
lavoro e stadio, gli ultras la sua famiglia, non ha mai avuto una relazione
stabile, il suo più grande amore è lo stadio e il pensiero di avere una
compagna gli dà un senso di oppressione al petto, ma quando in clinica conosce
Margherita, amica di Camille il suo cuore prende una direzione diversa e la
domanda che gli ronza in testa è: e se la vita che ha vissuto finora fosse solo una faccia della medaglia?
“Io sotto quello
stadio, avevo aperto gli occhi e avevo visto il mondo”
Il romanzo è scritto in modo eccellente,
fluido e ben dettagliato sia per quanto riguarda i personaggi che le
ambientazioni; una caratteristica particolare e d’impatto è l’inserimento di
pensieri dei protagonisti che troviamo nei dialoghi, rendendo il romanzo
completo sotto tutti i punti di vista.
La
scrittrice ha il potere, perché per me è da considerare una caratteristica
degna di nota, di entrarti sotto pelle, Bolo e Gheghe diventano delle persone
in carne e ossa davanti ai tuoi occhi senza che te ne renda conto, ti
affezioni a loro, soffri e gioisci con loro, rendendo questo romanzo un
qualcosa di unico e facendoti dimenticare che ciò che provi sono parole, non
fatti realmente esistiti, ma parole scritte da una penna eccellente.
Sì, perché
Silvia Ciompi è questo, una scrittrice con la lettera maiuscola, in questi
tempi dove tante storie sono un po' similari, con lei ritrovi il piacere vero e
proprio di leggere un testo che ti tolga il fiato.
Il romanzo mi è piaciuto in maniera
potente, ho adorato Bolo, i suoi conflitti interiori, la paura di sbagliare, lo
rendono un personaggio vulnerabile e a parer mio emblematico, capace di rapirti
fin dalle prime righe; per quanto riguarda Gheghe mi è piaciuta molto, fragile, ma forte allo stesso tempo. Penso siano due protagonisti per eccellenza
sdoganando i soliti cliché. Sapete la sensazione di quiete che senti dentro l’animo e che penetra le
ossa con naturalezza quando ti senti in pace con te stesso? Ecco leggere questo
romanzo mi ha fatto sentire così, come se ogni parola mi scivolasse addosso,
lasciandomi frammenti di dolcezza e amarezza amalgamati insieme, quel dolore
che ti prende lo stomaco, quell’amore che riempie il cuore quasi da farlo
scoppiare.
“Mi appoggia la
fronte sul cuore, mi bacia lì dove batte più forte, come se potesse toccarlo
davvero sotto la pelle e il sangue”
Ho adorato questo romanzo, credo sia
difficile descrivere a parole ciò che mi ha lasciato, ma di sicuro posso essere
grata per averlo letto perché mi ha regalato sensazioni che non provavo da
tempo, lo consiglio con tutto il cuore perché è un’opera rara, un libro che
arriva diretto al cuore.
Una storia indimenticabile.
Buona lettura!
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Indimenticabile |
Il team di Passion For Books. ♥
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