martedì 23 aprile 2019

Recensione "First Time. Per la prima volta" di Abigail Barnette

Cari romantici, Annalisa Vernazza ha letto "First Time. Per la prima volta" di Abigail Barnette, primo volume della serie First Time, un contemporary romance edito Newton Compton Editori.

Titolo: First Time. Per la prima volta
Autrice: Abigail Barnette
Serie: #1 First Time
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 5,99€
Copertina rigida: 5,01€
Copertina flessibile: 16,90€
Per acquistarlo → First Time. Per la prima volta

to be continued...

SINOSSI
Ian Pratchett ha appena divorziato e ha perso ogni speranza nei confronti dell’amore. Non riesce a capire come si sia ritrovato incastrato con Penny Parker. Instancabile ottimista, fortemente superstiziosa e priva di esperienza sotto le lenzuola, Penny è tutto ciò che Ian non è. Ma quando tra di loro scocca la scintilla, Ian intravede la possibilità di una vita a cui pensava di aver rinunciato per sempre... con una donna che non si sarebbe mai aspettato.

RECENSIONE

Mi sono buttata a capofitto sulla lettura di questo libro, avendo già provato la scrittura di Abigail Barnette.
La trama mi ha incuriosito parecchio. 
Ian ha 53 anni, non ha figli e ha appena divorziato dalla moglie, proprio perché dopo otto anni di matrimonio, lei non voleva averne. Scozzese trapiantato a New York, architetto con un sogno di artista, è pratico, molto cattolico e tanto disilluso dalla vita. 
Penny, ventidue anni, segretaria in una rivista di moda, sognatrice, crede nell'oroscopo e nella numerologia, e per lei tutto ciò che accade, avviene per un motivo; è in attesa del suo principe azzurro con il quale mettere su famiglia.
Lui molto disinibito con il sesso, mentre invece lei è ancora vergine.
Non sembrano proprio una coppia ben assortita, specialmente per i 30 anni di differenza, ma dopo un inizio disastroso, i due cominciano a piacersi e a innamorarsi.

«Cercherò di non dire nulla», affermò Penny dopo un po’. «Non voglio disturbare la tua concentrazione».
Con attenzione creai un’ombreggiatura nel punto in cui l’orecchio e la mascella si incontravano. «Non disturbi, bambolina. Ho quasi finito, comunque».
«Bambolina?», disse lei ridendo, e mi resi conto, con grande imbarazzo, che avevo usato un vezzeggiativo.
«È come tesoro o piccola», spiegai, imbarazzandomi per la mia mancanza di istinto di conservazione. «Mi è venuto spontaneo. Ecco che sono di nuovo
inquietante al secondo appuntamento».

Ho apprezzato particolarmente i due protagonisti perché una volta rotto il ghiaccio sono sempre stati cristallini e chiari l'una con l'altro. Pochi equivoci tra di loro, una cosa a mio parere che ha fatto guadagnare punti alla storia.

Dovevo riconoscerlo: durante tutto il pranzo, mia sorella tentò di essere gentile con Penny. Non partì all’attacco, almeno non verso di lei. Però, raccontò un sacco di storie imbarazzanti su di me. Per esempio, sul breve periodo di tempo in cui, a cinque anni, ero ossessionato dal fare la pipì alla finestra. Presero brutalmente in giro il mio taglio alla Flock of Seagulls, che secondo me non era così brutto come lo descriveva Annie. Ma tutte le storie furono raccontate con
affetto. Mia sorella stava davvero cercando di impegnarsi e io lo apprezzavo.

I personaggi di contorno, anche coloro che hanno un impatto importante per i nostri protagonisti, sono marginali, tutta la struttura viene sorretta da Penny e Ian. 
Entrambi si rendono conto della loro differenza di età, ma non si nascondo dietro frasi fatte o cliché. Sanno come potrebbero vederli gli altri, ma sanno anche come si vedono e interagiscono tra di loro. Non è sempre rosa e fiori tra di loro, perché comunque la differenza c'è e il senso di inadeguatezza ora di lei e ora di lui, diventa uno scoglio a volte, ma l'autrice è riuscita a non scadere nel banale. Scritto in maniera fluida e accattivante, i due protagonisti sono spiritosi, simpatici da rendere più leggera la lettura. 

Mi sedetti e mi strofinai gli occhi. «Scusa, sono troppo calorosa nelle dimostrazioni d’affetto. Se vuoi stare con me, dovrai abituarti».
«Comprerò dell’equipaggiamento protettivo». Appoggiò la fronte contro la mia – oh, Dio, finalmente qualcuno lo faceva con me – e sussurrò: «Penny?»
«Sì?»
«Vorrei baciarti, ma hai un alito terribile, cazzo».
Scoppiai a ridere, ma con la bocca serrata. La coprii con una mano. «Hai del collutorio?»
«Sì», rise con me. «Usalo».

Il lato negativo purtroppo della storia è che proprio per questa loro trasparenza reciproca risulta un po' tutto piatto. Ci sono stati momenti emozionanti, che ti fanno amare in maniera assoluta Ian, e attimi in cui avresti voluto sgridare entrambi, ma mi ha dato l'impressione che la trama non decollasse.
Il libro è diviso in due parti, la prima dal punto di vista di lui, la seconda parte dal punto di vista di lei. E qui purtroppo c'è un'altra dolente nota: la parte dal punto di vista di lei è la stessa della parte di lui, solo con la voce narrante di Penny. Sono sincera, questa cosa mi ha un po' annoiata perché, okay quello che prova lei e come lo vive, ma rileggere gli stessi dialoghi appesantisce parecchio. Avrei preferito entrambi i punti di vista, ma alternati.
Tutto sommato è un romanzo piacevole, ma che non posso dire mi abbia colpito particolarmente.

«Sei un idiota», sputai fuori, poi scoppiai a ridere. «Non ti chiederò di rifiutare il lavoro. Ovvio che verrò con te. Hai idea di quanto snorkeling potrei fare
laggiù?»
«Ah, tu…», cominciò, ma si chinò per baciarmi, e quello fu l’unica cosa al mondo che contava. Le sue braccia intorno a me mi strinsero, e la mia bocca si
aprì sotto la sua. Non stavamo più ballando, ce ne stavamo semplicemente là in piedi, persi l’uno nell’altra.

Se apprezzate l'autrice, e cercate qualcosa di non impegnativo, questo è il romanzo che fa per voi.
Buona lettura!

Piacevole
Alla prossima, Annalisa Vernazza.
Il team di Passion For Books. ♥

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