Titolo: Nemici per scelta, amanti per caso 2
Autrice: Asia Rebecca Casalboni
Genere: Romanzo
Collana: BrightLove
Editore: PubMe
Ebook: 2,99€
Disponibile in Kindle Unlimited
Per acquistarlo → Nemici per scelta, amanti per caso 2
to be continued...
SINOSSI
«Andrei anche all’inferno se servisse a rivederlo, perché non c’è inferno peggiore di averlo lontano da me. È questo il mio inferno adesso. È vivere senza di lui.»
Adrian James resta un mistero per Lexie Nelson, proprio come il suo passato. Eppure, di una cosa è assolutamente certa: lei lo ama. Più di qualsiasi cosa. Nonostante tutto.
Ed è questo a spingerla a fidarsi ancora di lui, persino quando verrà a galla tutta la verità che lo riguarda e che, in qualche modo, ha sempre avuto a che fare con lei. Ma l’amore può essere la risposta a tutto, può bastare?
Un colpo di scena inaspettato, tradimenti, dolorose bugie e un finale sconvolgente. Un sequel che, di certo, non vi aspettate e che promette di farvi impazzire.
Lexie, però tu, non dimenticare mai che: “Adrian James, in un modo o nell’altro, ne esce sempre.”
Sì ma, questa volta, sarà davvero così?
Adrian James resta un mistero per Lexie Nelson, proprio come il suo passato. Eppure, di una cosa è assolutamente certa: lei lo ama. Più di qualsiasi cosa. Nonostante tutto.
Ed è questo a spingerla a fidarsi ancora di lui, persino quando verrà a galla tutta la verità che lo riguarda e che, in qualche modo, ha sempre avuto a che fare con lei. Ma l’amore può essere la risposta a tutto, può bastare?
Un colpo di scena inaspettato, tradimenti, dolorose bugie e un finale sconvolgente. Un sequel che, di certo, non vi aspettate e che promette di farvi impazzire.
Lexie, però tu, non dimenticare mai che: “Adrian James, in un modo o nell’altro, ne esce sempre.”
Sì ma, questa volta, sarà davvero così?
RECENSIONE
Secondo e ultimo libro
per la storia di Lexie e Adrian che abbiamo lasciato con un cliffhanger non
indifferente e molte domande aperte, ma la definizione che ne ho dato
istintivamente alla fine della lettura è stata “spiazzante e surreale”.
Purtroppo,
la lettura di questo sequel ha, non solo lasciato senza risposte alcune domande
su situazioni createsi nel precedente libro, ma ha contribuito a generarne
delle altre. L’impressione che mi ha lasciato è stata quella di aver letto un
altro genere di storia rispetto al primo new adult che aveva una connotazione più romance.
Scritto in prima persona dal punto di vista di Lexie, questo è un action book
parecchio accelerato che sembra per pura coincidenza abbia protagonisti con gli
stessi nomi del precedente. Non ho trovato una connessione forte tra i due
libri, tale da giustificarne la connotazione di sequel. Ci sono alcune incoerenze
tra i due libri, soprattutto riguardo le entrate e le uscite di scena di alcuni
personaggi e le conseguenti forzature di situazioni surreali come l’entrata in
campo della “squadra” di quasi tutti i personaggi secondari. Questo ha reso più
difficoltosa la lettura.
Tanti quindi i dubbi che nascono leggendo.
Alcune
scene sono risultate poco credibili, una su tutte la protagonista che fin
dall’inizio è una ragazzina sbadata cronica, facile alla caduta, che in questo
libro si trasforma con poche settimane di lezioni di autodifesa, nell’erede di
Lara Croft.
“Lui
assottiglia lo sguardo, come a sfidarmi, ma io faccio un passo avanti, per
niente intimorita. Può sentirsi chi vuole qua dentro, ma a me non interessa.
Non me ne è importato negli ultimi tre mesi, e non me ne frega una cicca
neanche adesso. Giuro che lo cambierei se solo non fosse uno dei migliori qua
dentro.”
Se già nel primo libro Adrian
mi era parso forzato nel ruolo di bad boy diciottenne, qui entrambi i
protagonisti arrivano ad avere dell’inverosimile.
Va bene la ricerca dei colpi
di scena e l’uso di un plot da spy story, ma personalmente avrei preferito che
si mantenesse una coerenza col genere del primo libro, che ho preferito di gran
lunga e che avrebbe potuto essere benissimo autoconclusivo con alcuni chiarimenti
alle situazioni irrisolte e un epilogo degno di un romance.
Mai come in questo
caso il consiglio “Less is more” sarebbe stato l’ideale.
L’eccessiva messa in
campo di situazioni e colpi di scena non sempre sono un pregio, a volte generano,
a mio avviso, troppa confusione, come l’impressione che si ha di assistere a
dettagliate colluttazioni ed epici combattimenti alla Hunger Games.
“Appena
i miei occhi cadono sulla pistola che tiene tra le mani e che sta puntando
contro XXX, faccio un balzo e con il piede gliela tolgo dalle mani. Questa cade
a terra e prima che possa riprenderla, lo colpisco con forza al petto,
spingendolo indietro. Barcolla e faccio per ricolpirlo, furiosa, quando afferra
il mio piede e lo trattiene fermo, sospeso. (…) alzo l’altra gamba, rimanendo
sospesa in aria qualche secondo e lo colpisco al collo.”
Non posso però dare un giudizio del tutto positivo, ma mi sento comunque di incoraggiare questa autrice.
Ritengo solo che questa storia, poiché presenta una trama con spunti interessanti, con i giusti accorgimenti sarebbe potuta esistere come libro autonomo, senza necessariamente legarsi alla precedente. In sincerità, e proprio perché concepito come sequel quindi non leggibile autonomamente, mi sento di consigliarlo solo a chi avendo letto il precedente voglia comunque avere la soddisfazione di conoscere un possibile finale secondo il punto di vista dell’autrice. Davvero un peccato.
Buona lettura!
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Mediocre |
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