martedì 18 dicembre 2018

Recensione "I segreti della domestica ribelle" di Fiona Mitchell

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "I segreti della domestica ribelle" di Fiona Mitchell, un contemporary romance edito Mondadori, un romanzo dal titolo particolare e dalla copertina insolita, ma scopriamo cosa ha da dirci Giada.

Titolo: I segreti della domestica ribelle
Autrice: Fiona Mitchell
Genere: Contemporary romance
Editore: Mondadori
Ebook: 9,99€
Copertina flessibile: 15,30€
Per acquistarlo → I segreti della domestica ribelle

to be continued...

SINOSSI
Dolly e Tala non si sono mai sentite così lontane da casa. Avvolte dal caldo rovente di Singapore, passano le giornate per dare agli inglesi per i quali lavorano una qualità della vita che loro non avranno mai.
Anche se si può permettere un po' di libertà in più rispetto alla sorella, con il suo impiego Dolly riesce a malapena a vivere, considerato che quasi tutto ciò che guadagna serve a mantenere la sua bambina rimasta nelle Filippine. Un giorno, se sarà fortunata, riuscirà a tornare a casa per rivederla...
Tala, invece, non riesce proprio a tenere la bocca chiusa in merito alle arcaiche e restrittive regole a cui sono costrette ad attenersi le domestiche se non vogliono venire licenziate e rispedite nel loro paese. Pur di aiutare le colleghe che tentano di far sentire la loro voce ormai da troppo tempo, decide di rischiare il tutto per tutto aprendo un blog, irriverente e divertentissimo, in cui denuncia le loro misere condizioni. Ma se la dovessero scoprire sarebbe la fine...


RECENSIONE
Ciao romantici!
Oggi sono qui per parlarvi de "I segreti della domestica ribelle" di Fiona Mitchell. A Singapore, esiste una realtà poco conosciuta paragonabile a una schiavitù moderna. Si tratta della mancanza di diritti e di sfruttamento delle domestiche principalmente filippine da parte delle famiglie per cui lavorano. Vivono in stanze senza neanche una finestra, hanno un coprifuoco, spesso non hanno diritto al giorno di riposo, non possono fidanzarsi né rimanere incinte, sono schiave. Dolly ha lasciato nelle Filippine sua figlia e lavora sottomessa a una famiglia in silenzio, senza mai lamentarsi, neppure quando viene maltrattata o abusata. Sua sorella, Tala, ha una personalità molto forte, sa ciò che fa, ha esperienza, è sicura di sé, è una gran lavoratrice, conosce bene cosa sono i sacrifici, ma non ce la fa più e per questo inizia a scrivere un blog che fa parlare tutte le domestiche filippine. Parla a nome di tutte le donne e dei loro mancati diritti, in modo particolare risponde al blog di una signora che descrive come ci si comporta con una colf straniera. Su questo blog appaiono regole rigide e totalmente inumane. Infine c'è Jules, una donna che si è trasferita a Singapore da poco e che lotta ogni giorno col fatto di non riuscire ad avere figli. Arriva da una realtà molto diversa e rimane turbata dalle regole che trova.
"Farebbe qualsiasi cosa per un neonato suo, eppure il suo corpo continua a deluderla."

Parto col dire che la mia opinione è del tutto soggettiva, quindi dettata semplicemente dai miei gusti e della mia esperienza personale.
Ho trovato questo libro abbastanza noioso, ci sono punti monotoni, molto lenti, in cui effettivamente non succede nulla.
Mi sono piaciute le parti in cui Tala scriveva il suo blog, perché cariche di energia e vitalità. Ma per il resto, devo dire che non mi sono sentita coinvolta fino in fondo. Non avevo una spinta a proseguire nella lettura.
Di questo mi è dispiaciuto molto perché la trama mi ha subito incuriosita e mi è sembrata brillante.
Ho letto pagina dopo pagina sperando che qualcosa succedesse, ma non è accaduto.

"Com'è possibile che quel bambino debba essere senza madre, e lei senza bambino, e l'universo nn abbia raccolto quei pezzi rotti e non li abbia risistemati con un finale più semplice?"


Tuttavia, è scritto molto bene e fa riflettere sulle condizioni in cui vivono oggigiorno delle donne. La mancanza di diritti, la schiavitù, lo sfruttamento, la povertà... Questi sono tutti temi del libro, delicatissimi, eppure così attuali. È giusto denunciarli e "I segreti della domestica ribelle" lo fa.
Si parla anche dell'impossibilità di avere figli, di affido e adozione, che sono altri argomenti attuali, di cui è doveroso parlare.
Il libro si basa sulla reale esperienza della scrittrice, per questo non giudico assolutamente il contenuto che è profondo e toccante.
La nota dolente per me è legata allo stile, ma l'argomento del romanzo può solo essere apprezzato. Purtroppo non mi sono emozionata leggendolo.
Ho trovato invece bello l'epilogo finale, in cui l'autrice racconta in poche pagine la sua esperienza a Singapore; in quelle poche pagine ho sentito tra le righe le emozioni che ha provato Fiona Mitchell, l'ho sentita vicina in qualche modo. Con quelle poche parole ha riassunto al meglio ciò che ha scritto in tutte le altre e mi ha trasmesso un messaggio di speranza.
"Poi tutte quelle parole che ha in gola le salgono in testa, e capisce che non riusciranno mai più a farla stare zitta."


Probabilmente la mia delusione è legata al fatto che mi aspettavo qualcosa di diverso. La storia lancia messaggi forti e parla di una realtà tangibile e disperata, quindi è molto difficile per me scrivere questa recensione.
I contenuti sono delicati e spero che raggiungano più persone possibili, in modo da diffondere le condizioni reali di queste domestiche.
Al tempo stesso, però, non è stato facile portare a termine lettura.
È un romanzo scritto con una forma corretta e con un buon lessico, la parte forte secondo me è stata l'epilogo finale, carico di emotività e sincerità.
È un libro che documenta la situazione a Singapore, quindi lo consiglio a chi vuole leggere qualcosa a riguardo, nello specifico.
Buona lettura!
Piacevole
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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