Una copia cartacea del libro sarà messa in palio proprio dalla casa editrice sulla sua pagina sabato 11 agosto, basta partecipare al Giveaway che concluderà anche questo blog tour.
In questa tappa vi parleremo del romanzo, letto da Giada.
Uscito ad aprile, il libro è uno dei
titoli messi in promozione da Hope per i primi 15 giorni di agosto.
Quando Kate Mitchell decide di indagare sul misterioso ritratto esposto nella galleria degli ex studenti, non ha la minima idea di come la sua vita sia in procinto di cambiare.
Pensa di sapere ciò che vuole nella vita: ha un ragazzo meraviglioso, una carriera promettente e un percorso chiaro per il suo futuro.
Come potrebbe un semplice ritratto cambiare tutto questo?
Una fotografia. Una scultura. Un dipinto… un indizio dopo l’altro, Kate impara che frammenti del passato potrebbero lasciare segni inaspettati anche sul suo stesso futuro.
Ed esattamente, com’è finita nello studio di un irascibile scultore?
Un ritratto potrebbe avere tutte le risposte, ma apprenderne i segreti cambierà tutto ciò che Kate pensa di sapere sull’amore, l’arte e la vita.
Una singola immagine può raccontare più di una storia e, alla fine, una giovane artista scoprirà che ogni vera storia d’amore è un’opera d’arte unica.
RECENSIONE
Cari lettori, questa volta ho letto "Il genio e la musa" di Elizabeth Hunter e sono qui per recensirlo.
Kate è una giovane fotografa, energica, brillante, curiosa e sicura di sé ed è sempre stata affascinata da Reed O'Connor, un ex studente della sua scuola; si tratta di un artista, un fotografo, di cui lei è ossessionata. Scopre che il suo professore, Cris, lo conosce bene e così inizia la sua ricerca. Il professore le dice che se vuole davvero comprendere Reed deve prima conoscere Sam Rhodes, anche lei artista ed ex studentessa. Kate conosce vari personaggi e grazie a ognuno di loro, aggiunge nuove informazioni, un po' come se stesse ricreando un puzzle. Chi sono Reed e Sam? Tutti dicono che tra di loro c'era qualcosa di incredibile, che andava oltre all'amore e oltre all'arte. Kate deve scoprire cos'è successo e chi erano davvero. Ha bisogno delle risposte, forse perché tramite queste può trovare almeno in parte se stessa. Ci riuscirà anche attraverso la sua arte e all'incontro di una persona speciale, Javi.
"«Lei lo capiva in un modo che nessun'altro ha mai fatto, credo. E lui capiva lei.»"
Ho trovato questa lettura scorrevole e coinvolgente; un libro che si legge in un attimo. I personaggi sono tutti ben descritti. Come già ho scritto, ognuno di loro dà delle informazioni a Kate, perché tutti loro hanno avuto a che fare con Reed. Sono così ben caratterizzati che è impossibile confonderli. La narrazione avviene in terza persona. Solitamente non presto molta attenzione ai titoli dei capitoli quando ci sono e non li ritengo particolarmente importanti. Ci tenevo a sottolineare che in questo caso ho apprezzato molto i brevi, ma significativi, titoli dei capitoli del libro, perché nella loro semplicità riescono a essere la sintesi di ciò che si leggerà.
"Anche se non l'aveva mai detto, Lydia sapeva che i dipinti erano lettere d'amore per lui."
Se dovessi definire la storia in una sola parola, questa sarebbe passionale. Passionale perché ho percepito l'energia dei personaggi, del loro modo di interagire e di agire, della loro arte. Proprio l'arte ha un ruolo fondamentale. Si parla di arte e di amore e di cosa succede quando si fondono, creando un'alchimia unica. Reed e Sam hanno un rapporto meraviglioso, sono due artisti, si capiscono, si amano, si ispirano. Il genio è colui che ha l'idea, ma nulla sarebbe senza la sua musa. Così la musa resterebbe incompiuta senza il suo genio.
"«Cos'era Sam per Reed?»...
...«La sua musa, la sua passione... Probabilmente l'amore della sua vita»"
Kate indaga sul rapporto tra i due artisti, conoscendo altri artisti e al tempo stesso, facendosi conoscere perché lei per prima è una fotografa talentuosa. Conosce anche Javi. All'apparenza sono due opposti loro due: lei pallida, con una spruzzata di lentiggini e i capelli rossi; lui rude, pieno di tatuaggi colorati, massiccio e moro. Eppure scoprono di essere compatibili e di avere bisogno l'uno dell'altra, non solo in ambito artistico, ma anche e soprattutto nelle loro vite. Sono una coppia affiatata, unita e passionale.
"Era diventato la sua passione. Potevano essere bello in maniera classica, ma qualcosa di quel rozzo scultore la attirava."
Oltre all'aspetto artistico e quindi alla relazione genio-musa di cui vi ho parlato sopra, il messaggio che ho colto è che ci sono amori destinati a esistere per sempre, amori che non potranno mai finire, nonostante il tempo e la lontananza, sono semplicemente eterni. Questi amori esistono perché sono più forti di tutto il resto.
Leggere questo libro è stato molto d'ispirazione per me, è stato appassionante ed emozionante. Mi sono immedesimata in Kate e ho seguito con interesse l'intera vicenda.
Chi mi conosce, sa che io ho una grandissima passione per l'arte in ogni sua forma, quindi mi sono sentita ancora di più coinvolta e trascinata in questo vortice di energia artistica e sentimentale.
"Il genio e la musa" è un libro che vi consiglio, soprattutto a chi ama l'arte come me e vuole una storia intensa, profonda, che fa riflettere e emozionare.
"A volte le cose devono bruciare per migliorare. Nella vita, nell'arte. Cose bellissime possono venire fuori dalle ceneri. E a volte, un gioco che sembra distruggere, in realtà rende le cose più forti."
Buona lettura!
Bello |
Alla prossima, Giada Bertone.
Booktrailer → https://www.youtube.com/watch?v=0_uiI2v73ao
Estratto
Kate
raccolse una maglietta da lavoro usata che era caduta a terra e la poggiò sullo
schienale di una sedia; spesso Javi si spogliava per rimanere in canottiera
dopo aver finito di lavorare, col sudore che gli colava dalle braccia e dalla
schiena per via del calore della fiamma ossidrica e del peso delle maniche di
pelle. Ebbe una visione del ricordo di lui la settimana prima: stava davanti
l’abbozzo di una nuova opera e indossava solo un paio di jeans, i gambali di
protezione in cuoio e una maglietta intrisa di sudore. Javi aveva colto il suo
sguardo e la fissava, e lei aveva dovuto combattere l’impulso di afferrare la
sua macchina fotografica.
Nessun uomo l’aveva mai colpita quanto quel ragazzo, ormai aveva smesso di provare a negarlo. Era diventato la sua passione. Poteva non essere bello in maniera classica, ma qualcosa di quel rozzo scultore la attirava.
«Come una falena con la luce,» sospirò, mentre forzava la porta per aprirla.
Accese le luci dell’ufficio e iniziò a cercare nelle borse degli obiettivi quando la porta si spalancò. Kate sussultò e, indietreggiando, il suo piede si incastrò nella gamba di una sedia, facendola inciampare e poi cadere. Arrivò a terra lanciando un urletto e Javi irruppe nella stanza.
«Cazzo, Katie! Che diavolo stai facendo qui? Pensavo che qualcuno mi stesse derubando!» Sbatté le palpebre confuso e mise da parte il lungo tubo d’acciaio che aveva in mano.
Lei aggrottò le sopracciglia e si strofinò la fronte nel punto in cui aveva sbattuto contro la scrivania. «Stavo solo prendendo un obiettivo! Non avevo neppure pensato che tu fossi qui, Javi. Tutte le luci erano spente.»
Lui si inginocchiò accanto a lei, spingendole indietro i capelli per controllarle la fronte. «Ho lavorato fino a tardi,» disse con voce rauca. «Sono crollato sul letto che ho sul retro. Hai sbattuto qualcos’altro o solo la fronte? Fammi vedere. Non sta sanguinando, ma ti spunterà un bernoccolo.»
Javi spostò la sedia e con un gesto gentile liberò la caviglia di Kate. Era nudo dai fianchi in su e lo sguardo della ragazza fu attratto dai suoi muscoli definiti sui fianchi e sull’addome.
«N…no,» balbettò mentre con gli occhi divorava il suo petto dipinto con colori brillanti. «Sto bene.»
La maggior parte dei suoi tatuaggi rappresentava delle fiamme. Lei aveva già studiato i motivi blu e verdi sulle braccia e sulle spalle di Javi, ma non aveva mai visto quel fuoco luminoso rosso e dorato che lambiva il suo busto e si estendeva sul suo petto. Non riusciva a smettere di fissarlo.
Nessun uomo l’aveva mai colpita quanto quel ragazzo, ormai aveva smesso di provare a negarlo. Era diventato la sua passione. Poteva non essere bello in maniera classica, ma qualcosa di quel rozzo scultore la attirava.
«Come una falena con la luce,» sospirò, mentre forzava la porta per aprirla.
Accese le luci dell’ufficio e iniziò a cercare nelle borse degli obiettivi quando la porta si spalancò. Kate sussultò e, indietreggiando, il suo piede si incastrò nella gamba di una sedia, facendola inciampare e poi cadere. Arrivò a terra lanciando un urletto e Javi irruppe nella stanza.
«Cazzo, Katie! Che diavolo stai facendo qui? Pensavo che qualcuno mi stesse derubando!» Sbatté le palpebre confuso e mise da parte il lungo tubo d’acciaio che aveva in mano.
Lei aggrottò le sopracciglia e si strofinò la fronte nel punto in cui aveva sbattuto contro la scrivania. «Stavo solo prendendo un obiettivo! Non avevo neppure pensato che tu fossi qui, Javi. Tutte le luci erano spente.»
Lui si inginocchiò accanto a lei, spingendole indietro i capelli per controllarle la fronte. «Ho lavorato fino a tardi,» disse con voce rauca. «Sono crollato sul letto che ho sul retro. Hai sbattuto qualcos’altro o solo la fronte? Fammi vedere. Non sta sanguinando, ma ti spunterà un bernoccolo.»
Javi spostò la sedia e con un gesto gentile liberò la caviglia di Kate. Era nudo dai fianchi in su e lo sguardo della ragazza fu attratto dai suoi muscoli definiti sui fianchi e sull’addome.
«N…no,» balbettò mentre con gli occhi divorava il suo petto dipinto con colori brillanti. «Sto bene.»
La maggior parte dei suoi tatuaggi rappresentava delle fiamme. Lei aveva già studiato i motivi blu e verdi sulle braccia e sulle spalle di Javi, ma non aveva mai visto quel fuoco luminoso rosso e dorato che lambiva il suo busto e si estendeva sul suo petto. Non riusciva a smettere di fissarlo.
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ELIZABETH HUNTER
Si
descrive come curiosa, avventuriera e affabile. Viaggia molto per lavoro quindi
le è difficile scegliere solo tre città ma ama Venezia, New York e Addis Ababa,
da cui viene il suo fidanzato. (Venezia sarebbe la sua preferita e non lo dice
solo soltanto per i lettori italiani. Adora anche Napoli).
Vive in California e ama quel posto, le altre città semplicemente le piace visitarle. Il suo più grande sogno (oltre la scrittura) è visitare ogni continente. Al momento è a quota quattro.
Vive in California e ama quel posto, le altre città semplicemente le piace visitarle. Il suo più grande sogno (oltre la scrittura) è visitare ogni continente. Al momento è a quota quattro.
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