Alexandra Blandino ci parla del romanzo di Jennifer Mathieu, Tutta la verità su Alice, edito Newton Compton Editori.
Titolo: Tutta la verità su Alice
Autrice: Jennifer Mathieu
Genere: Young Adult
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 2,99 euro Cartaceo: 7,50 euro
Per acquistarlo → Tutta la verità su Alice
to be continued...
SINOSSI
Tutti sanno che Alice è andata a letto con due ragazzi nella stessa sera, a una festa. E quando Brandon Fitzsimmons – il quarterback della scuola, bello e famoso – muore in un incidente d’auto, viene fuori che mentre guidava stava chattando al cellulare con Alice: lei gli stava mandando messaggi ad alto tasso erotico. A scuola già si diceva che Alice fosse una ragazza facile, una poco di buono, ma dopo la morte di Brandon, la macchina del fango impazzisce. C’è chi sostiene che abbia abortito, chi dice che sia disposta a tutto per un aiuto in matematica, il bagno delle ragazze è costellato di insulti anonimi a lettere cubitali e indelebili. Ma la vita di Alice è davvero quella che tutti pensano di conoscere? Oppure molti proiettano su di lei i loro più torbidi segreti?
Jennifer Mathieu riesce a raccontare con dissacrante realismo la vita di una ragazza qualunque, senza aggrapparsi a stereotipi o vecchi clichè.
Jennifer Mathieu riesce a raccontare con dissacrante realismo la vita di una ragazza qualunque, senza aggrapparsi a stereotipi o vecchi clichè.
RECENSIONE
La trama promette bene così come il titolo e la
copertina del romanzo…ma poi? L’ho letto in meno di due giorni senza percepire
nessuna emozione e facendo fatica a capire i personaggi.
Alice è una bellissima ragazza.
Alice è una troia perché in una sera è andata a letto
con due ragazzi diversi.
Alice è un’assassina perchè colpevole della morte di
Brandon.
Ma qual è la verità su Alice Franklin?
Ho trovato il romanzo troppo noioso, il linguaggio
scadente. Quattro personaggi che raccontano a modo loro la vita di Alice, anzi
raccontano la merda non vera che le buttano sopra.
Elaine, la ragazza popolare della scuola che odia Alice
solo perché in terza media è stata con il suo ragazzo.
Josh, il ragazzo popolare che gioca nella squadra di
football, migliore amico di Brandon.
Kurt, lo sfigato e secchione della scuola che nessuno
considera...e forse segretamente innamorato di Alice.
Kelsie, ex migliore amica di Alice, che poi a dirla
tutta, una che si comporta come lei non è mai stata un’amica.
“E, a essere sincera, forse ho iniziato a farmi prendere
dal panico anch’io. Penso di aver cominciato proprio in quel momento a
chiedermi se essere la migliore amica di Alice Franklin avrebbe potuto portarmi
guai.”
La scrittrice fa raccontare a ognuno di loro ciò che
sanno su Alice, le loro impressioni, ma non ha dedicato capitoli alla vera
protagonista del romanzo se non l’ultimo.
“Quindi c’è stato abbastanza tempo per diventare meno di
niente ai loro occhi. Davvero non riesco a parlare di questo per troppo tempo
perché fa troppo male, ma voglio dire che c’è una cosa che ho imparato sulle
persone: non diventano così meschine e cattive da un giorno all’altro. Non è
nella natura umana. Però se dai alle persone abbastanza tempo, alla fine
faranno le cose più dolorose del mondo.”
Poteva lanciare un forte messaggio ai lettori,
adolescenti, genitori, tutori o insegnanti che essi siano. Poteva far capire
quanto può essere contorta la mente degli adolescenti accecati dalla
popolarità e dalla gelosia verso i coetanei. Poteva far capire ai genitori che
la loro presenza è fondamentale a quella età e che non bisogna fermarsi alle
apparenze, e soprattutto poteva far capire al mondo intero cosa prova una
persona, in questo caso Alice, quando viene etichettata per cose non vere.
Il personaggio che ho amato di più è stato Kurt, l’unico
che è andato oltre le apparenze. Colui che è stato vicino ad Alice in quel
periodo, colui che bramava il suo corpo ma non le ha mai mancato di rispetto.
“«Sul
serio, che vuoi?» ha detto, alzandosi e cacciando le mani nelle tasche della
felpa. È scesa a passi pesanti giù per le gradinate.
«Non sono un fenomeno da
baraccone.»
E non lo
era. Non per me.
Lei era
l’attrazione principale."
Ma non ho avuto modo di dirglielo.
Dovremmo avere nella società più persone come Kurt che
come la presunta amica di Alice. Come si può definire ex migliore amica se ai
miei occhi non è mai stata un’amica?
La scrittrice poteva dedicare capitoli e
capitoli sull’amicizia delle due ragazze, sulle difficoltà che nascono in
questo meraviglioso sentimento. Ho odiato Kelsie per non essersi battuta per la
sua amica, ma buttato fango alimentando le “voci da corridoio”.
“Mentire su Alice e far partire la storia del Gabinetto
della troia erano cose che la Kelsie di Flint non avrebbe mai fatto. Fu proprio
per questo che lo feci.”
Come ho scritto a inizio recensione, poteva essere un bel
romanzo con argomenti attuali e molto interessanti, ma la scrittrice ai miei
occhi non è riuscita a valorizzare del tutto la storia. Lo consiglio come
lettura solo per prendere spunto a scuola sugli argomenti delicati che la
società si trova ad affrontare tutti i giorni e che spesso chiude gli occhi.
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Pessimo |
Il team di Passion For Books. ♥
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