sabato 5 maggio 2018

Recensione "Domina Dea: Il disincanto" di Rodesia Vichi

Buon pomeriggio romantici!
Alexandra Blandino ci parla de Domina Dea: Il disincanto di Rodesia Vichi, un romanzo pubblicato in Self Publishing.

Titolo: Domina Dea Il disincanto
Autrice: Rodesia Vichi
Genere: Romanzo Erotico
Editore: Self Publishing
Ebook: 4,99€
Per acquistarlo → Domina Dea Il disincanto

to be continued...

SINOSSI
Una storia colore rosso acceso.
Rosso come l’erotismo, la passione, la rabbia.
Rosso come il cuore che pulsa.
Rosso come il sangue.

Dalila è appena tornata da un lungo viaggio che l’ha trasformata profondamente. 
In seguito all’incontro fortuito con Fausto – cliente masochista della sua amica Samantha, escort e mistress d’alto bordo – Dalila entra in contatto con la misteriosa Sofia, una seducente pittrice che vive in una splendida dimora e che vede in lei la sua musa ispiratrice.
Chi è Sofia? E chi sono Laurent e Manuel, i due uomini che abitano con lei?
La curiosità di scoprirlo induce Dalila a frequentare con assiduità quella casa immersa nel verde e nei fiori, dando inizio a una storia in cui la sua vita e quella di Sofia s’intrecciano alla vita di Fausto e Samantha, del suo ex Damiano, del pianista Laurent e di Manuel, il giovane androgino, ognuno a suo modo alla ricerca del piacere e della felicità, con appresso il personale fardello di paure, insicurezze, paranoie.
Una storia a volte lieve, a volte intensa e violenta. Un tumultuoso susseguirsi di eventi, tra ambiguità e mistero, sesso promiscuo e perversioni, attacchi e difese, nella quiete della campagna emiliana, con l’anno 2010  sullo sfondo.
Metafora della fugacità dell’amore e dell’amaro disincanto, lascia nel finale una porta aperta alla speranza e al sogno.

RECENSIONE
Ho iniziato a leggere questo breve libro per la sinossi accattivamente e devo dire che la scrittrice è ruscita a tenermi incollata alla lettura, ma l'unica pecca è il finale.
Dalila è la protagonista principale, una bellissima ragazza, forte, sicura e curiosa che un giorno incontra Fausto, il cliente masochista della sua amica Samantha, una escort e mistress  di alto livello. Fausto vede in Dalila la musa ispiratrice che Sofia, una seducente pittrice, immortala nei suoi magnifici quadri e così fa incontrare le due donne.

“Fausto non avrebbe dovuta farmela conoscere. Non avrebbe dovuto portarmi la mia musa. Viva. Reale. In carne e umori. Credeva di rendermi felice. Era convinto di farmi un regalo. Invece è il più grande sgarbo che mi abbia mai fatto. Non poteva saperlo. E nemmeno io lo immaginavo.”

Sofia vive in una mega villa isolata, immersa nel verde, con due uomini. Ma chi è realmente Sofia? Chi sono i due uomini a tratti misteriosi? Cosa si nasconde in quella dimora?
Dalila curiosa di scoprire tutto ciò inizia a frequentare assiduamente la villa, non sempre incontrando chi desidera e delle volte rifiutata, ma scoprendo anche pratiche sessuali inusuali.

"Voglio che sappia subito che stasera Sofia non c’è. Io. Ci sono io, Laurent. [...] Non c’è Sofia. È partita. Decollata. Svanita. Sbrogliatela mi ha detto, e ha voltato le spalle, perfida."

Il romanzo è un erotico non volgare, ho apprezzato moltissimo il modo delicato della scrittrice di scrivere. È riuscita anche con termini comunissimi a trasmettere l’erotismo.

"Come un membro in vagina a un soffio dell’orgasmo."

Più leggevo, più avevo voglia di andare avanti e scoprire l’evolversi della storia.
Il finale mi ha sorpreso! Mi aspettavo qualcosa di dolce, un po' scontato e invece mi ha spiazzato lasciandomi l’amaro in bocca e facendo perdere, purtroppo,  una stella nel mio parametro di valutazione.
La lettura è scorrevole, leggera, pochi dialoghi, ma descrizioni dettagliate che ti fanno immergere nel libro e entrare in sintonia con i personaggi.
Ho visto la cover del libro solo a lettura ultimata, se non fossi arrivata fino all’ultima pagina non avrei capito il perché della scelta del soggetto.
Domina Dea non è solo un romanzo erotico, è anche un libro che parla di rabbia, gelosia e passione; di eros “ non sano”, di pratiche sessuali non comuni che comunque incuriosiscono.

"Trova inquietanti quei cappucci neri o bianchi, quelle maschere irreali e quei corpi sprovvisti del giusto completamento."

Non vi nego che sto trovando difficoltà a dare una valutazione. Ero partita con il massimo delle stelline, poi il finale me ne ha fatto togliere una... però a mente serena penso: Cosa mi ha lasciato questa lettura? Nulla.
Ma ti è piaciuta? Tutto sommato sì, ma non ne traggo nulla di interessante.
Chiuso il libro non ho provato nostalgia per gli “amici persi”.
Lo consiglierei come libro? Forse sì, forse no.
Quindi che faccio?
Provo a seguire il cuore...

"Pensava al suo cuore e il suo cuore ha centrato. Perfetta. Precisa. Come sempre."

Bello
Alla prossima, Alexandra Blandino.
Il team di Passion For Books. ♥

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